Cosa mangiava Michelangelo? Ce lo svela lui stesso con una lista della spesa redatta nel 1518

di Giulia Bertoni

19 Gennaio 2018

Cosa mangiava Michelangelo? Ce lo svela lui stesso con una lista della spesa redatta nel 1518

Di Michelangelo Buonarroti sappiamo che era un artista a tutto tondo, un genio come pochi che seppe lasciare il segno non solo nella scultura e nella pittura ma anche nella poesia. Grazie alle opere che ci ha lasciato, inoltre, è stato possibile dedurre molto della sua personalità, pare piuttosto inquieta, così come del suo stile di vita: una lista della spesa da lui redatta nel 1518, ad esempio, ci svela la curiosa realtà dei suoi gusti culinari e della sua quotidianità di uomo, piuttosto che di artista.

Il documento è tuttora custodito nella Casa Buonarroti (Firenze) insieme ad altri 168 pezzi che, nel complesso, rappresentano il fondo più importante di carte autografe dell’artista.

Il documento è tuttora custodito nella Casa Buonarroti (Firenze) insieme ad altri 168 pezzi che, nel complesso, rappresentano il fondo più importante di carte autografe dell’artista.

Wikipedia/Daniele da Volterra

Unitamente all'elenco delle provviste da acquistare, Michelangelo disegnò alcune di esse nella parte destra del foglio, probabilmente per facilitare il compito dell'inserviente, presumibilmente semi-analfabeta.

Unitamente all'elenco delle provviste da acquistare, Michelangelo disegnò alcune di esse nella parte destra del foglio, probabilmente per facilitare il compito dell'inserviente, presumibilmente semi-analfabeta.

Casa Buonarroti

Ma cosa desiderava mangiare uno dei maggiori artisti di sempre vissuto cinquecento anni fa? Alcuni cibi sono ben noti ancora oggi, su altri si possono solo fare presupposizioni:

  • Pani dua - due pezzi di pane
  • Un bocal di vino - un quarto di vino
  • Un ariga - un'aringa
  • Tortegli - tortellini

  • Una salama - un salame
  • Quattro pani - quattro pezzi di pane
  • Un bochal di zodo - ?
  • Un quartuccio di bruschino - un quarto di Bruschino (forse vino)
  • Un piattello di spinaci - un piattino di spinaci
  • Quattro alici
  • Tortelli - tortellini

  • Sei pani - sei pezzi di pane
  • Due minestre di finocchio - due minestre di finocchio
  • Un aringa - un'aringa
  • Un boccal di zondo -un boccale di Zondo (forse vino)

La lista sembra divisa in tre parti ed è pertanto possibile che lo stesso foglio sia stato utilizzato più volte, oppure che s'intendesse suddividere i cibi in base ai pasti.
Se avete notato l'assenza di carne (fatta eccezione per il salame), possiamo dirvi che il motivo è che l'elenco venne redatto in periodo di quaresima (quell'anno la Pasqua cadde il 4 aprile e Michelangelo scrisse la lista il 15 marzo).
Ecco svelato un aspetto curioso della vita di questo grande artista in un periodo in cui le cose, per lui, andavano piuttosto bene.