8 miti sulla gravidanza a cui molte persone credono ancora
Sarà che quei nove mesi di attesa mettono in agitazione un po' tutti ma sta di fatto che ancora oggi le teorie su ciò che si può e sopratutto ciò che non si può fare durante la gravidanza superano di gran lunga la lista delle indicazioni ufficiali fornite dai professionisti. Questo fa sì che le donne siano esposte non solo alle ragionevoli paure che un cambiamento come l'arrivo di un bebè può provocare, ma anche a tutta una serie di commenti, suggerimenti e giudizi lapidari (il 90% dei quali non richiesti) che il più delle volte non hanno fondamento reale. Sfatiamo i miti più diffusi.
1. Le donne in attesa devono mangiare per due.
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Quando una donna è in salute e normopeso, per il primo trimestre di gravidanza non vi è nessuna necessità di aumentare il numero delle calorie consumate.Le linee guida mediche suggeriscono di farlo solo a partire dal secondo trimestre (circa 340 calorie in più fino a sei mesi e 450 calorie in più fino al termine della gestazione). Il focus dovrebbe essere su come alimentarsi adeguatamente piuttosto che sul mangiare di più in generale.
2. La gravidanza rende le donne "stupide".
A molti potrà suonare assurdo, eppure c'è chi si permette di dire che le donne incinte sembrano aver perso qualche rotella. Come spiegano gli esperti, è vero che nell'ultimo trimestre di gravidanza si palesano dei cambiamenti a livello cognitivo avvenuti nei mesi precedenti che rendono più difficile ad alcune donne concentrarsi e ricordare cose. Il fenomeno è dovuto a un'effettiva riduzione della materia grigia per un motivo decisamente valido: si attivano altre zone del cervello, più importanti rispetto a tutto ciò che la nascita del bambino comporterà, come ad esempio il bonding.
3. Una donna incinta deve riposare
Se non ci sono problemi di salute appurati, una donna in dolce attesa non dovrebbe rinunciare alla propria attività fisica di routine, ma al massimo attenuarla se molto intensa: mantenere i muscoli tonici e allenati al movimento, infatti, non solo aiuta a stare in forma, ma fornisce al corpo il sostegno di cui ha bisogno per portare il peso del bambino e dei liquidi, oltre che a facilitare il momento del parto grazie a muscoli più elastici (soprattutto se ci si è impegnate a lavorare bene sul pavimento pelvico).
4. Una donna dovrebbe avere il primo figlio entro i 30 anni.
Se una donna gode di buona salute e si prende cura di se stessa, avere un figlio dopo i 30 anni non espone automaticamente al rischio di complicazioni in quanto molte di esse sono connesse alla condizione fisica della persona nel complesso, non solo alla sua età biologica.
Rimane vero che, soprattutto dopo i 35-40 anni, un'eventuale gravidanza sarà per definizione a rischio e necessiterà di qualche attenzione in più.
5. Parliamo di voglie...
Esistono, sono vere e sono dovute essenzialmente a due fattori: il primo è di tipo psicologico e consiste nella naturale "necessità" della donna di sentirsi coccolata e accudita in un momento delicato; il secondo è di tipo ormonale e dipende dal fatto che col passare del tempo aumenta leggermente il numero di nutrienti di cui il corpo ha bisogno. Attenzione a non abbandonarsi del tutto ad esse, però!
6. Avere rapporti in gravidanza è pericoloso per il bambino.
A meno che non ci sia un problema di apertura anticipata della bocca uterina o fenomeni di contrazioni premature, l'atto sessuale non arreca alcun danno al bambino poiché esso fluttua felice nel liquido amniotico (che attutisce bene i colpi!).
È che vero che l'orgasmo femminile può rallentare per un breve lasso di tempo il flusso di sangue che scorre nella placenta ma secondo gli esperti si tratta in realtà di un "esercizio" utile per l'apparato circolatorio del feto. Insomma... Nessun motivo per rinunciare!
7. La crema anti-smagliature è d'obbligo
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Sicuramente ricorrere a un prodotto testato clinicamente, e quindi adatto all'applicazione in gravidanza, aiuta a mantenere elastica la pelle di pancia e fianchi, tuttavia non bisognerebbe dimenticare che i fattori che concorrono alla comparsa di questo tipo di inestetismi sono diversi, primi fra tutti quelli genetici ed alimentari!
8. Nell'ultimo trimestre bisogna bere meno.
Soprattutto in passato molte donne riducevano la quantità di acqua che bevevano pensando di ridurre così il gonfiore degli arti che solitamente si verifica a un certo punto, nonché la sovrapproduzione di liquido amniotico (2% delle gravidanze). Nulla di più sbagliato! Quando si è in dolce attesa bisogna bere molta acqua naturale, possibilmente un paio di bicchieri in più di quanti ne consumeremmo normalmente poiché urinare molto aiuta a ridurre il rischio di infezioni!