Una scoperta epocale sulla cultura celtica: tutti i segreti della Tomba di Hochdorf
Nel 1977 nel villaggio tedesco di Hochdorf an der Enz (a nord di Stoccarda) venne alla luce un sito funerario di straordinaria ricchezza e grande valore storico: si tratta della Tomba di Hochdorf, la sepoltura di un guerriero celtico vissuto nell'età del ferro (fine del II millennio a.C.).
La scoperta ha gettato una luce su una cultura poco nota, sviluppatasi nell'Europa centrale nell'età del bronzo e nella prima età de ferro, che prende il nome dalla cittadina di Hallstatt, nei pressi di Salisburgo, in cui fu rinvenuta la maggior parte dei reperti.
La tomba si trovava all'interno di un tumulo del diametro di 60 metri e alto 10 metri, protetto da varie tonnellate di pietre (per scoraggiare i saccheggi); con il tempo il soffitto era collassato, nascondendo quasi del tutto la montagnola alla vista dei passanti (e quindi anche dei malintenzionati).
Gli scavi della tomba, datata tra il 550 e il 500 a.C. e rimasta praticamente intatta, avvennero tra il 1978 e il 1979, portando alla luce molti dettagli riguardo alla civiltà celtica. Sulle pareti erano state sistemate delle stoffe, mentre il pavimento era ricoperto di petali di fiori; l'alto rango del defunto è testimoniato dalla quantità e dalla qualità degli oggetti rinvenuti.
Aerial video capture/Wikimedia
Uno degli elementi principali del corredo era un enorme calderone di bronzo decorato con dei leoni accovacciati; intorno ad esso, piatti, bicchieri e posate per nove persone.
Il defunto si trovava all'interno di una sorta di piccolo divano bronzeo di 2,75 metri, sul cui schienale erano incise scene di danzatori. Anche i piedi della struttura erano delle piccole sculture raffiguranti delle donne con inserti di corallo.
Il guerriero era un uomo sui 40 anni, alto 1,83 metri (non poco, stando alla media di quel periodo storico). Ad accompagnarlo nel suo viaggio erano stati lasciati strumenti di guerra ma anche piccoli utensili per la vita e la pulizia quotidiana.
Alcuni di questi oggetti erano stati lasciati su un piccolo carro decorato con lamine di ferro, come per permettere al defunto di portarli facilmente con sé nel suo cammino.
Intorno al grande vaso centrale sono stati trovati nove corni, dentro i quali veniva versato l'idromele (un prodotto fermentato ottenuto dal miele); solo uno di essi è metallico (gli altri sono di legno) e finemente decorato con lamine d'oro: probabilmente era destinato al defunto.
La profondità della camera di inumazione (posta a quasi 3 metri sotto il livello del terreno) e la fortificazione di pietre hanno permesso di conservare intatti gli oggetti, dando una testimonianza dell'alto livello delle decorazioni funerarie dell'epoca.
Una ricostruzione delle camera funeraria può oggi essere ammirata presso il Keltenmuseum di Hochdorf, mentre i reperti originali sono custoditi nel Landesmuseum di Stoccarda.