L'ingrandimento di questo sigillo ha rivelato dei dettagli impossibili per l'epoca in cui è stato realizzato

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di Claudia Melucci

17 Febbraio 2018

L'ingrandimento di questo sigillo ha rivelato dei dettagli impossibili per l'epoca in cui è stato realizzato

Nel 2015 l'Università del Cincinnati, con la collaborazione della Scuola Americana degli studi classici di Atene, si dedicò allo studio di una tomba situata nell'odierna città di Pylos, in particolare nell'area nota come il Palazzo di Nestore. Nella tomba fu seppellito un soldato, chiamato dagli archeologi Grifone per via delle decorazioni murali presenti nel sito, insieme ad una vasta di gamma di oggetti considerati di poco valore ed importanza storica. Tra i reperti raccolti c'era un minuscolo sigillo, ricoperto di calcare: dopo la ripulitura dell'oggetto si è compresa la sua straordinarietà. 

via UC Magazine

Questo è il piccolo sigillo ritrovato: è largo appena 3,6 cm e il lavoro di pulizia dal calcare ha richiesto 2 anni.

Questo è il piccolo sigillo ritrovato: è largo appena 3,6 cm e il lavoro di pulizia dal calcare ha richiesto 2 anni.

Alla fine, sotto lo spesso strato di sporco si è rivelato esserci qualcosa di eccezionale: un'incisione così dettagliata da portare a dubitare del modo in cui è stata studiata la storia dell'arte fino a quel momento.

Alla fine, sotto lo spesso strato di sporco si è rivelato esserci qualcosa di eccezionale: un'incisione così dettagliata da portare a dubitare del modo in cui è stata studiata la storia dell'arte fino a quel momento.

I responsabili dello studio a Pylos, Jack Davis e Sharon Stocker, ne hanno parlato con immenso stupore: "La rappresentazione del corpo umano raggiunge livelli di dettaglio che non sono propri neanche del periodo classico dell'arte greca, ovvero 1000 anni dopo." Non bisogna dimenticare, infatti, che il sigillo e tutti gli altri reperti recuperati nella tomba risalgono all'età del bronzo, ovvero 3500 anni fa. 

 

 

"Alcuni dettagli non superano il millimetro di grandezza", spiegano ancora gli archeologi.

"Alcuni dettagli non superano il millimetro di grandezza", spiegano ancora gli archeologi.

I ricercatori hanno ricostruito il disegno, comprensivo dei dettagli che purtroppo sono stati cancellati dal tempo. Sul sigillo è incisa una scena di guerra in cui un soldato uccide un nemico, dopo averne ucciso già un altro che giace ai suoi piedi. 

Molte domande sono sorte sulla tecnica usata per incidere una pietra così dura (l'agata) con una precisione nei dettagli così elevata: non ci sono altri reperti simili con cui eseguire un confronto. 

L'Università ha sottoposto il sigillo a numerose analisi ed ha ricavato alcune immagini ad altissima risoluzione, attraverso le quali si possono apprezzare i dettagli dell'incisione.

L'Università ha sottoposto il sigillo a numerose analisi ed ha ricavato alcune immagini ad altissima risoluzione, attraverso le quali si possono apprezzare i dettagli dell'incisione.

Alcuni dettagli sono appena visibili ad occhio nudo, altri solo ingrandendo una foto del sigillo decine di volte: è tutto questo è stato creato in un'epoca in cui non si avevano strumenti o tecniche che permettessero la realizzazione di simili manufatti. 

Alcuni archeologi hanno ipotizzato che l'artigiano fosse miope, e che quindi vedesse molto bene da vicino, altri invece che abbia usato una lente d'ingrandimento.

Alcuni critici d'arte sostengono che la perfezione del sigillo possa renderlo paragonabile alle opere di Michelangelo.

Alcuni critici d'arte sostengono che la perfezione del sigillo possa renderlo paragonabile alle opere di Michelangelo.

Il sigillo ha un altro elemento che lo rende speciale.

Il sigillo ha un altro elemento che lo rende speciale.

La battaglia incisa potrebbe essere una delle più salienti riconducibili alla tradizione orale greca, cristallizzata poi nei poemi scritti da Omero.