L'Italia prende esempio dalla Germania e introduce i treni a idrogeno: partiranno in Toscana ed in Trentino

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di Claudia Melucci

14 Marzo 2018

L'Italia prende esempio dalla Germania e introduce i treni a idrogeno: partiranno in Toscana ed in Trentino

Di questi tempi veniamo spesso a conoscenza di innovazioni tecnologiche che promettono di cambiare il futuro, prospettandolo più sano e pulito: il problema è che di frequente non si sa quando e dove verranno concretizzati.

Le belle notizie riguardo le innovazioni sono quelle che hanno una data ben precisa, il più possibilmente vicina a quella attuale: è il caso della prossima sperimentazione in Toscana ed in Trentino di treni ad idrogeno, silenziosi e a zero emissioni, gli stessi che sono stati introdotti in Germania qualche mese fa e che hanno avuto un incredibile successo. 

Dunque è stata la Germania a fare da faro nell'impiego di treni a cella a combustibile ad idrogeno, ma che presto verrà imitata dall'Italia.

Dunque è stata la Germania a fare da faro nell'impiego di treni a cella a combustibile ad idrogeno, ma che presto verrà imitata dall'Italia.

Alstom/ Michael Wittwer

È stato lo stesso amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini, ad averlo annunciato: presto, sulle rotaie toscane e trentine sfrecceranno i treni blu, quelli con la scritta 'H0', che ricordano l'alimentazione ad idrogeno ed il fatto di non avere emissioni. Gli scarti prodotto da questi treni, realizzati dal colosso francese Alstom, non sono altro che vapore e acqua di condensa: un sogno pensando agli attuali treni diesel che oltre ad inquinare risultano essere particolarmente rumorosi. 

I treni Alstom Coradia iLint servono già diverse linee della Bassa Sassonia, ma nei prossimi mesi il loro numero verrà aumentato, vista l'efficienza sia nei consumi che nelle emissioni.

I treni Alstom Coradia iLint servono già diverse linee della Bassa Sassonia, ma nei prossimi mesi il loro numero verrà aumentato, vista l'efficienza sia nei consumi che nelle emissioni.

Alstom/ Michael Wittwer

Dunque non ci resta altro da fare che aspettare che le ultime pratiche burocratiche vengano sbrigate, per poter salire su delle eccellenze del trasporto ferroviario. L'amministratore delegato ha però chiesto una modifica alla Alstom rispetto al progetto consegnato alla Germania: è stato proposto all'azienda di integrare un pantografo, in modo da rendere possibile alternare l'alimentazione ad idrogeno a quella elettrica. La modifica sembra essere ottimale per la situazione in Toscana, in cui le linee elettrificate sono davvero limitate e quindi servite esclusivamente da treni diesel. 

Un altro nodo da sciogliere sarà la questione del rifornimento dei treni in stazione, ma di questo se ne sta già occupando il Gruppo Linde che costruirà e gestirà in Germania la prima stazione al mondo di ricarica a idrogeno: nel frattempo in Italia, in vista dell'arrivo dei treni Coradia iLint, è stata innalzata la pressione massima in sede di rifornimento delle bombole da 350 a 700 bar. 

Sembra essere davvero tutto pronto per iniziare a sperimentare una nuova fase del trasporto ferroviario italiano, silenzioso e green come mai è stato in precedenza!