Quali sono i paesi più felici del mondo? La classifica 2018 riserva delle sorprese
La Scandinavia è il vero regno della felicità: a dimostrarlo è il World Happiness Report delle Nazioni Unite, rivolto proprio alla premiazione dei paesi più felici del pianeta. Il 20 marzo, in occasione della Giornata Mondiale della Felicità, verrà assegnato il premio alla Finlandia che rispetto al 2017 ha scalzato in vetta alla classifica i vicini di casa della Norvegia. Il Canada è il primo paese al di fuori dei confini europei e si piazza al settimo posto, lasciando dietro gli USA di ben undici posizioni. L'Italia arranca, ma si mantiene nei primi 50 posti.
La Finlandia e le sue "sorelle": il Nord Europa domina la classifica della felicità
Finlandia, Norvegia, Danimarca, Islanda: sono questi i primi quattro posti della classifica del World Happiness Report, che ancora una volta decide di premiare i paesi della freddissima Europa del nord. A sancire la vittoria della Finlandia non sono i suoi fantastici panorami, ma una serie di fattori generici di benessere, come reddito, salute, lavoro e istruzione, ma anche dati relativi alla corruzione, alla libertà e alla fiducia nelle istituzioni. Per la prima volta, inoltre, è stata presa in considerazione anche la felicità degli immigrati che, soprattutto nei paesi scandinavi, sembra coincidere con quella del resto della popolazione. Secondo Meik Wiking dell'Happiness Research Institute il successo finnico è giustificato dalla stabilità e dalla sicurezza del paese, oltre che dalla consapevolezza di pagare delle tasse più alte rispetto al resto del mondo al fine di investirle nella qualità della vita di tutti i giorni.
Flop di Stati Uniti (diciottesimi) e Italia (quarantasettesima)
Crollano in classifica gli USA, che perdono ben quattro posizioni rispetto alla passata stagione, a dimostrazione che la ricchezza nella vita non è tutto. Infatti, a minare la felicità dei cittadini americani sono soprattutto gli elevati tassi di obesità e depressione, oltre che una non indifferente corruzione delle autorità. Quest'ultimo problema non dovrebbe essere ininfluente neanche per il piazzamento dell'Italia che, nonostante resti un paese osservato speciale dopo la crisi, mantiene la top 50, guadagnando una posizione rispetto al 2017.
Il Bel Paese, inoltre, sembra aver fatto parecchi passi in avanti nell'ambito delle aspettative di vita che, dal 2000 al 2015, sono salite in media dai 70 ai 72,8 anni. Se la passa certamente meno bene il Burundi, indicato come fanalino di coda e paese più infelice tra i 156 analizzati.