Le spugne della cucina contengono tanti batteri quanto le feci: lavarle non serve a niente

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di Claudia Melucci

18 Marzo 2018

Ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2023

Le spugne della cucina contengono tanti batteri quanto le feci: lavarle non serve a niente

Assomiglia ad un paradosso il fatto che un oggetto destinato alla pulizia, e che quindi dovrebbe essere pulito in primis, sia invece un vero e proprio covo di batteri, come pochi altri oggetti destinati allo stesso uso. Stiamo parlando delle spugne da cucina: che non fossero pulitissime ce lo potevamo immaginare, il ristagno di acqua favorisce infatti la crescita di batteri, ma che il suo interno fosse la dimora di corpi responsabili della meningite e della polmonite, forse non lo avevamo considerato. Il peggio è che i ricercatori hanno individuato che lavarle non serve a molto, anzi a nulla. 

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I ricercatori hanno analizzato il DNA microbico di 14 spugne, individuando anche la Moraxella osloensis, l'agente responsabile delle più comuni infezioni negli immunodepressi e del cattivo odore dei tessuti asciugati male. 

Ora, è arrivato il momento di renderci davvero conto quanto sporche possano essere le spugne in questione: la popolazione batterica, su un singolo centimetro cubo di spugna, è pari a sette volte gli abitanti della Terra. E tutto questo posa sul lavello della nostra cucina con cui entrano in contatto tutti i cibi che poi andranno a finire nel nostro organismo. Stando a quando dicono i ricercatori, peggio delle spugne ci sono solo le feci, che superano quest'ultime in ricchezza di batteri.

Che cosa fare? Non sembra esserci molta scelta: lavarle non serve, neanche sterilizzarle perché i batteri più resistenti si moltiplicano ancora più violentemente dopo un tentativo di eliminazione. Per metterci al riparo da pericolose conseguenze possiamo solo cambiarle spesso, almeno una volta a settimana.