Uno sciame di api funziona come il cervello umano, in cui ogni ape è un neurone

di Giulia Bertoni

30 Marzo 2018

Uno sciame di api funziona come il cervello umano, in cui ogni ape è un neurone

Sapevamo già le che api fossero una specie animale particolarmente intelligente, dall'organizzazione interna così complessa e ordinata che studiarle è un fascino continuo, ma uno studio svela qualcosa di nuovo sul modo di interagire come esseri singoli che potrebbe dirci qualcosa sul modo in cui noi umani operiamo i processi di decision-making.
Non è insolito che degli scienziati provino a rintracciare dinamiche dei processi psicologici umani negli animali, e anche in questo caso è stato fatto qualcosa di simile.

via sheffield.ac.uk

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Un gruppo di ricercatori dell'Università di Sheffield (Regno Unito), ha applicato alle api un modello teorico generalmente usato per studiare la psicologia umana.
In particolare gli studiosi sono ricorsi a tre leggi della psico-fisica: quella di Weber-Fechner, che descrive il rapporto tra il valore di uno stimolo fisico reale e il valore della percezione umana dell'intensità di tale stimolo; quella che stabilisce che il cervello è in grado di prendere una decisione più rapida se posto di fronte a due opzioni "di qualità" (legge di Pieron) e quella che invece dice che il processo decisionale rallenta con l'aumentare delle possibili scelte (legge di Hick).

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Nell'applicare alle api queste teorie, gli scienziati le hanno osservate mentre si dividevano in gruppi per andare alla ricerca di posti adatti alla creazione di una nuova colonia e, in particolare, prestando attenzione alla velocità con la quale decidevano per un sito piuttosto che per un altro in base alle qualità che ciascuno di essi mostrava.

Secondo i dati raccolti, può essere fatto un paragone fra il modo in cui ondeggiano le api per comunicare fra loro e i segnali elettrochimici lanciati dai singoli nervi umani, e si può dire che i singoli membri di uno sciame d'api si comportano in maniera sorprendentemente simile ai neuroni presenti nel cervello umano.

"Lo studio supporta la teoria che le colonie di api siano molto simili a degli organismi veri e propri o, meglio, dei super-organismi composti di un grande numero di esseri autonomi ed evoluti che collaborano per giungere a un responso comune. Tutto questo è entusiasmante perché in futuro potrà aiutarci a capire come scaturisce la psicologia da quelle che sono onde chimiche nelle cellule cerebrali", ha detto Andreagiovanni Reina, uno degli scienziati alla guida del progetto.