Un nuovo studio dimostra che gli asciugamani elettrici aspirano i batteri dal WC e li spargono... su di te
Quando usiamo i bagni pubblici siamo molto attenti a rispettare alcune norme igieniche specifiche per i luoghi frequentati da più persone. Il 'rito' di pulizia termina con il lavaggio delle mani e la loro asciugatura attraverso l'asciugamani elettrico, ma se vi dicessimo che proprio quest'ultima azione manda all'aria tutti i tentativi di ostacolare la contaminazione di batteri? Lo dice uno studio che ha indagato sulla quantità e sulla quantità di microorganismi batterici emessi proprio da questi dispositivi.
Usare l'asciugamani elettrico? Come farsi una doccia di batteri.
Gli asciugamani elettrici risucchiano l'aria del bagno pubblico per poi rigettarla all'esterno nel momento della loro accensione, in particolare su chi li aziona. Non si tratta di una novità: già degli studi precedenti avevano evidenziato il fatto, ma emersero poi ambigui collegamenti con le industrie di panni di carta che non resero credibili i risultati.
Il nuovo studio, condotto dall'università del Connecticut, non solo è in linea con le conclusioni precedenti, ma aggiunge anche qualche altro dettaglio: a quanto pare, anche se usati al minimo della velocità, lo spargimento di batteri sulla persona che utilizza l'asciugamani e nell'ambiente circostante è invariato. È stato inoltre messo in luce il cammino che i batteri fanno dal WC alla persona, passando per l'asciugamani: secondo lo studio, se i WC non sono dotati di tavoletta, i batteri vengono portati verso l'alto e sparsi nell'aria dal vortice d'acqua dello scarico. Quando poi il dispositivo viene azionato, l'aria del bagno viene aspirata, riscaldata e gettata sulle man degli utilizzatori, ed insieme all'aria anche i batteri proveniente dai WC.
La quantità di microorganismi è risultata elevata anche per un utilizzo dell'asciugamani di 30 secondi a 30 centimetri di distanza: è immaginabile, quindi, ciò che si deposita sulle mani quando vengono avvicinate a pochi centimetri dalle bocchette dell'aria.
Gli autori dello studio ci tengono a precisare che non c'è nessun allarme, né bisogna evitare di usare gli asciugamani o, peggio, di lavarsi le mani; tuttavia i risultati emersi non dovrebbero essere ignorati da chi ha il compito di garantire la sicurezza e l'igiene pubblica.
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