Gli scienziati svedesi scoprono un muschio che potrebbe generare acqua potabile per milioni di persone
Poiché l'uomo sembra piuttosto restio ad affrontare in maniera consapevole e profonda il problema dell'inquinamento, sembra che Madre Natura si stia organizzando per fornirci lei stessa degli strumenti efficaci. In questo caso una scoperta incoraggiante arriva dalla Svezia: all'Università di Stoccolma i ricercatori hanno rilevato una particolare abilità in un muschio endemico di questi territori, ossia quella di rimuovere l'arsenico dall'acqua e renderla nuovamente adatta al consumo umano.
La Warnstofia fuitans, questo il nome specifico del muschio, ottiene questo risultato attraverso un processo chiamato fitodepurazione, tramite il quale un organismo vegetale riesce a rimuovere sostanze tossiche dall'acqua, tra cui i metalli pesanti.
L'assistente ricercatore Arifin Sandhi parla di un processo che impiega non più di un'ora di tempo, durante la quale la pianta riesce a eliminare quantità di elemento tali da rendere l'acqua non più pericolosa per l'uomo. Una volta appurata l'assenza di eventuali controindicazioni, si potrebbe procedere a diffondere il muschio nei torrenti e nei fiumi che ancora presentano un livello alto di arsenico.
La Svezia, come altri paesi nel mondo, ha una lunga tradizione di miniere e raffinerie metallurgiche. L'uso di arsenico è stato vietato nel 2004, ma nonostante ciò i livelli nelle falde sono rimasti piuttosto alti. Tra l'altro questo semi-metallo è un prodotto naturale che si forma autonomamente in determinate condizioni geologiche.
La contaminazione da arsenico interessa sia l'acqua potabile sia le colture, poiché l'elemento viene assorbito dalle piante e finisce nei vegetali commestibili. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ad oggi 150 milioni di persone in 10 Paesi stanno bevendo acqua contaminata da questo elemento. Questa scoperta potrebbe portare alla creazione di zone umide controllate, in cui questo muschio può lavorare incessantemente filtrando l'acqua corrente prima che venga usata per l'irrigazione o per l'approvvigionamento idrico. Un sistema di filtraggio sicuramente non invasivo, dal costo contenuto, e totalmente naturale.
Sources:
- https://www.eurekalert.org/pub_releases/2018-04/su-mco041618.php
- http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs372/en/
- https://www.researchgate.net/publication/288164302_Phytofiltration_of_Heavy_Metals