È bene bere acqua mentre si mangia o no? Ecco la risposta definitiva degli esperti
Le persone spesso dibattono sul fatto di bere acqua durante i pasti: c'è chi sostiene che l'assunzione di liquidi alteri la scomposizione degli alimenti nello stomaco e quindi l'assorbimento dei nutrienti, e che sia quindi meglio rimandarla dopo aver mangiato, chi invece è convinto che l'acqua aiuti il processo digestivo. A dare l'ultima parola sono sicuramente gli esperti del settore che, a quanto pare, sono d'accordo con il secondo parere: ecco perché, quindi, è importante bere anche mentre si mangia.
L'acqua non altera il pH dello stomaco, anzi, può aiutarlo in diversi modi.
- Ammorbidisce i cibi
Quando si beve acqua insieme al cibo, quest'ultimo viene ammorbidito: si tratta di un grande aiuto alla digestione. Inoltre, l'acqua tiene lubrificato il tratto digestivo, evitando la costipazione. - Previene l'ingestione di eccessivo cibo
Bere acqua dà una sensazione di pienezza che evita l'assunzione di eccessive quantità di cibo. Inoltre, avere l'abitudine di bere durante i pasti 'costringe' a delle pause che rallentano il pasto, migliorandone la qualità. - Fa bene al fegato
Durante il pasto, i nutrienti vengono trasportati dall'intestino al fegato: qui vengono separati quelli destinati alle scorte e quelli da utilizzare subito nelle diverse parti del corpo. Questo processo necessita di acqua, per questo berla favorisce le funzioni del fegato. - Stimola la produzione di saliva
Le ghiandole salivari producono più saliva quando si ingerisce acqua. Quando vi è una sufficiente produzione salivare, la digestione nel primo tratto (nella bocca) è più efficiente e quindi anche le fasi successive lo saranno. - Fa bene ai denti
Bere acqua è una prima pulizia dei denti che avviene durante il pasto: il flusso infatti evita che i residui di cibo si incastrino nelle cavità tra i denti. Inoltre, l'acqua in bottiglia viene sottoposta ad un processo di fluorizzazione (arricchimento con ioni fluoro) per diminuire l'incidenza di malattie dentarie (carie e fluorosi) nella popolazione.
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