Una fotografa colora le ultime foto di una giovane prigioniera di Auschwitz: il risultato è straziante

di Giulia Bertoni

04 Maggio 2018

Una fotografa colora le ultime foto di una giovane prigioniera di Auschwitz: il risultato è straziante

Marina Amiral è un'artista del digitale che da qualche anno si focalizza sul dare colore a noti scatti in bianco e nero, una tecnica che sembra ridare vita al passato, conferirgli una nuova vitalità e trasmettere un senso di rinnovata vicinanza fra il soggetto e l'osservatore.
Una delle fotografie che più ha colpito, fra quelle da lei ritoccate, è sicuramente quella della quattordicenne Czeslawa Kwoka, una giovane polacca che vide finire i suoi giorni in quel di Auschwitz nel 1943.

Czeslawa Kwoka fu deportata insieme alla madre Katarzyna nel dicembre del 1942: la donna morì il 18 febbraio del 1943, la giovane Czeslawa il 12 marzo.

Czeslawa Kwoka fu deportata insieme alla madre Katarzyna nel dicembre del 1942: la donna morì il 18 febbraio del 1943, la giovane Czeslawa il 12 marzo.

Marina Amaral

Le cause del decesso non sono state registrate.

"Dare colore alle foto che ritraggono Czeslawa è stato molto difficile... Guardare il suo volto così a lungo sapendo ciò che le è accaduto è stato doloroso".

"Dare colore alle foto che ritraggono Czeslawa è stato molto difficile... Guardare il suo volto così a lungo sapendo ciò che le è accaduto è stato doloroso".

Marina Amaral

"Col mio lavoro ho voluto dare a Czeslawa l'opportunità di tornare a "raccontare" la sua storia".

"Col mio lavoro ho voluto dare a Czeslawa l'opportunità di tornare a "raccontare" la sua storia".

Marina Amaral

"Perché dare colore a uno scatto in bianco e nero significa facilitare il nostro senso dell'immedesimazione".

"Perché dare colore a uno scatto in bianco e nero significa facilitare il nostro senso dell'immedesimazione".

Marina Amaral

"Significa rendere più reali i segni dei maltrattamenti che queste persone portavano in volto".

"Significa rendere più reali i segni dei maltrattamenti che queste persone portavano in volto".

Marina Amaral

L'uomo che scattò le fotografie originarie, Wilhelm Brasse, era esso stesso un prigioniero di Auschwitz. Fu lui a raccontare le circostanze in cui furono scattate le foto di Czeslawa: la ragazzina naturalmente non capiva il tedesco e così fu picchiata da una donna incaricata di sorvegliare i prigionieri.

Czeslawa fu uno dei circa 230 mila minori che furono deportati al campo di concentramento di Auschwitz.

Czeslawa fu uno dei circa 230 mila minori che furono deportati al campo di concentramento di Auschwitz.

Marina Amaral

Marina Amaral ha lavorato anche su altri famosi scatti storici. Qui vediamo ritratto un orfano della guerra (Londra, 1945).

Marina Amaral ha lavorato anche su altri famosi scatti storici. Qui vediamo ritratto un orfano della guerra (Londra, 1945).

Marina Amaral

Tre ragazzini francesi ammirano uno dei carri armati tedeschi.

Tre ragazzini francesi ammirano uno dei carri armati tedeschi.

Marina Amaral

Migrant Mother, il più famoso scatto della fotografa Dorothea Lange con protagonista Florence Owens Thompson e le figlie Ruby e Norma.

Migrant Mother, il più famoso scatto della fotografa Dorothea Lange con protagonista Florence Owens Thompson e le figlie Ruby e Norma.

Marina Amaral

I medici del 5° e 6° commando anfibio degli USA.

I medici del 5° e 6° commando anfibio degli USA.

Marina Amaral

Rifugiati polacchi in fuga.

Rifugiati polacchi in fuga.

Marina Amaral

Un bambino francese si presenta a dei soldati indiani.

Un bambino francese si presenta a dei soldati indiani.

Marina Amaral

Marina Amiral si è dedicata anche a ritratti di personaggi famosi. Abraham Lincoln.

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Marina Amaral

I coniugi Kennedy.

I coniugi Kennedy.

Marina Amaral

Elvis, Priscilla e Lisa Marie Presley.

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Marina Amaral

Grigori Rasputin.

Grigori Rasputin.

Marina Amaral

Winston Churchill.

Winston Churchill.

Marina Amaral