Il Marocco costruisce un impianto solare grande quanto Parigi: cambierà il modo di produrre energia del mondo
Di nuovo, l'Africa torna ad essere il palcoscenico su cui si svolgono le rivoluzioni in ambito energetico: ancora una volta gli occhi dei paesi sviluppati vengono rivolti al continente assolato, stavolta per usufruire della luce del sole che qui illumina le città è i deserti per molte più ore all'anno. La costruzione in Marocco di un impianto solare più grande della città di Parigi potrebbe ridettare gli equilibri mondiali che inevitabilmente si poggiano sulle risorse energetiche.
L'impianto si estende su una superficie paragonabile alla città di Parigi, 14 milioni di metri quadrati.
U.S. Air Force photo/Airman 1st Class Nadine Y. Barclay
L'apertura dell'impianto sancisce l'inizio dell'indipendenza energetica del Marocco: il progetto cambierà il modo in cui il continente intero produrrà l'energia.
Il luogo scelto si trova a 10 chilometri dalla città di Ouarzazate, nel bel mezzo del deserto: l'impianto sfrutta la sinergia tra diverse tipologie di tecnologie solari che, una volta a regime, riusciranno a produrre 580 MW, energia sufficiente ad alimentare oltre un milione di abitazioni. La stazione consta di quattro aree: la prima, chiamata Noor I, è una centrale solare termodinamica capace di produrre 160MW.
Il Marocco è uno dei paesi che ha preso sul serio la questione delle energie rinnovabili e il definitivo abbandono di quelle legate alla lavorazione del petrolio: da quando è stata attivata la centrale, circa due anni, le emissioni di carbonio annuali sono calate in modo consistente. Gli obiettivi del paese africano sono concreti e realizzabili: il governo ha pianificato di ricavare il 42% dell'energia da fonti rinnovabili entro il 2020 ed alzare la percentuale al 52% nel 2030.
La stazione Noor, completa di tutte le sue parti, non sarà l'unica in Marocco: in fase di studio è la costruzione di un altro impianto da 800 MW solari.