Per la prima volta una specie di ape viene inserita nell'elenco delle specie a rischio di estinzione
Ormai è ufficiale: le api stanno lentamente scomparendo dagli Stati Uniti. È quanto emerge a seguito del recente riconoscimento del suo status di specie a rischio di estinzione; un riconoscimento tardivo, frutto di anni di studi e battaglie dei gruppi ambientalisti e di ricerca statunitensi. Ma ora che l'ape è stata inserita nella lista delle specie da preservare in quanto a rischio, gli entomologi esultano, perché finalmente si riaccende la speranza.
Si tratta del Bombus affinis, più comunemente conosciuto come bombo rattoppato arrugginito, per via della tipica macchia rossa sull'addome; un tipo di ape calabrone un tempo molto diffuso nelle praterie di 31 stati americani,ma oggi decimato fino al 95% secondo le stime ufficiali, e circoscritto a 12 stati dell'unione.
Il riconoscimento di un simile stato di cose è stato però tutt'altro che semplice e sicuramente più lungo di quanto originariamente previsto. Un ritardo che si spiega soprattutto con l'insofferenza dell'attuale amministrazione Trump rispetto alle questioni ambientali in genere, e, più nello specifico, con la sua fedeltà all'influenza corporativa. Solo grazie ad una campagna quinquennale instancabile di gruppi ambientalisti, quali il Natural Resources Defense Council (NRDC) e la Xerces Society for Invertebrate Conservation, e al supporto di migliaia di cittadini, è stato possibile infine inserire il bombo nell'elenco delle specie a rischio di estinzione da parte dell'USDA, il Dipartimento statunitense per l'agricoltura.
Infatti l'ape resta un insetto impollinatore di importanza vitale per il prosperare della vegetazione e della produzione agricola, oltre ad essere un indicatore naturale dello stato di salute dell'ambiente. Non a caso, le cause principali del suo pericoloso declino sono da rintracciare nell'uso spregiudicato di pesticidi ed altre sostanze chimiche utilizzate in agricoltura, insieme alla perdita del suo habitat dovuto ad un'espansione urbana incontrollata.
Tuttavia adesso questo riconoscimento dovrebbe riuscire ad invertire questa minacciosa tendenza e a mettere in salvo in bombo- e non solo lui. Infatti Rich Hatfield, biologo conservatore senior della Xerces Society, afferma che "nonostante questo riconoscimento supporti specificatamente il Bombus affinis, tutti i tipi di impollinatori che ne condividono l'habitat e che sono così critici per gli ecosistemi naturali e l'agricoltura, ne trarranno beneficio", nel momento in cui saranno adottate le dovute misure per la conservazione delle alte erbe e dei campi aperti in cui vivono.