Marie Curie: le sfide e le vittorie di una delle menti più brillanti del '900
La storia di Marie Curie ci racconta di una delle menti più brillanti del novecento alla quale dobbiamo scoperte scientifica di importanza capitale che ha dovuto lottare tutta la vita contro i pregiudizi del suo tempo.
Marya Salomee Sklodowska nasce a Varsavia il 7 novembre 1867 e, dopo un'infanzia segnata da due lutti e un'adolescenza solitaria, si trasferisce a Parigi a 24 anni senza sapere una parola di francese; qui si laurea in fisica in soli tre anni, vivendo con un budget ridottissimo.
Unknown, Tekniska museet/Wikimedia
Ottiene una borsa di studio alla Sorbona e conosce Pierre Curie (foto successiva), scienziato esperto di elettromagnetismo. I due si sposano nel 1895 e, condividendo vita sentimentale e lavorativa, iniziano a rivoluzionare il mondo della scienza.
Marie, perfezionando un'invenzione del marito, nota che l'uranio emette delle particolari radiazioni: il fenomeno oggi noto come radioattività. Usando la radioattività come guida per individuare nuovi elementi, scopre il radio e il polonio, chiamato così in onore del suo paese d'origine.
Il primo Nobel per le ricerche sui materiali radioattivi arriva nel 1903 e dà alla coppia una fama internazionale.
Nell'aprile del 1906 Pierre muore investito da un carro, lasciando Marie vedova a soli 38 anni con due figlie.
Quattro anni dopo, nel 1911, arriva la candidatura al secondo Nobel in un clima intriso di maschilismo e antisemitisimo. Marie viene accusata di aver sfruttato le scoperte del marito e di avere una relazione con un ex allievo di quest'ultimo.
Marie vincerà quel Nobel (per la scoperta di radio e polonio) e, nel discorso di accettazione a Stoccolma, rivendicherà i suoi meriti e i contributi del marito.
In seguito alle voci intorno al secondo Nobel, Marie cade nella crisi depressiva più profonda della sua vita. Ne uscirà mettendo a punto i primi strumenti radiografici per la Croce Rossa, impegnata nel primo conflitto mondiale.
Nell'ultima parte della sua vita, farà in tempo a vedere i successi di sua figlia Irene (foto successiva), da lei formata scientificamente.
Marie muore nel 1934 di anemia aplastica, causata dalla lunga esposizione ai materiali radioattivi. L'anno seguente, sua figlia Irene vincerà il Nobel per la chimica insieme a suo marito Frédéric Joliot, diventando la seconda donna nella storia a ottenere tale riconoscimento.
Quella di Marie Curie è stata una vita piena di affetti, sfide, vittorie e soprattutto passione per il suo lavoro, una passione che non si arrestò nemmeno negli ultimi momenti della sua vita. Infatti, anche quando la sua salute era ormai definitivamente compromessa, la donna non volle mai ammettere che a farla ammalare fosse stato il suo amato radio...