In Svizzera ci sono più posti di lavoro che disoccupati: ecco come è riuscita a raggiungere il pieno impiego

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di Claudia Melucci

22 Maggio 2018

In Svizzera ci sono più posti di lavoro che disoccupati: ecco come è riuscita a raggiungere il pieno impiego

Anche per i primi mesi del 2018 il dato è confermato: la disoccupazione in Svizzera è ferma al 2,7% (dato SECO), un numero che rende legittimo parlare di 'pieno impiego'. Infatti, non è solo il numero dei disoccupati che fa del Paese elvetico un'eccezione davvero peculiare, ma è anche il fatto che il numero di posti di lavoro disponibili supera quello delle persone senza un lavoro, con un sopravanzo di 41 mila impieghi. Numeri che non fanno altro che rispecchiare la brillante ripresa dell'economia svizzera attuale.

I posti di lavoro disponibili superano il numero di chi è senza lavoro. Una situazione più unica che rara nel restante panorama europeo, in cui la Svizzera si inserisce pur non facendone parte.

I posti di lavoro disponibili superano il numero di chi è senza lavoro. Una situazione più unica che rara nel restante panorama europeo, in cui la Svizzera si inserisce pur non facendone parte.

pixabay.com

Prima di adesso, un tasso di disoccupazione così basso è da ricercarsi nel 2012. La situazione economica in Svizzera sembra essere davvero florida, e lo dicono le agenzie di analisi così come gli imprenditori: "Tutto sta andando a meraviglia", "C'è una grande fiducia nel futuro delle nostre imprese", sono queste le frasi che descrivono al meglio la positività che padroneggia in Svizzera.

Un vero e proprio trionfo delle politiche interne ed estere degli anni precedenti: certo, ad aver dato uno sprint all'economia è stato il progressivo indebolimento del franco, che ha promosso così le esportazioni nel resto dell'Europa e negli Stati Uniti, ma anche il sistema organizzativo scuola-lavoro si è rivelato essere vincente.

A confermarlo è il fatto che i posti di lavoro che teoricamente rimarranno vuoti, proprio a causa della mancanza di disoccupati, non presuppongono una formazione accademica, ma solo un apprendistato: idraulici, operai, carpentieri e impiegati di fabbrica. Un dato che eleva il sistema di formazione 'duale' che la Svizzera ha trasformato in un vero e proprio vanto: qui, i giovani lavorano e studiano contemporaneamente, consolidando l'esperienza scolastica quanto quella lavorativa. Così, l'inserimento nel mondo del lavoro risulta naturale, spontaneo, veloce ed efficiente, senza tempi morti e perdita di motivazione.

Dunque, aria di festa in Svizzera. Certo ci sono delle eccezioni: in alcune città la disoccupazione 'impenna' al 4,9%, ma di contro a Berna scende al di sotto dell'1,9%.

 

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