Così il genio Nikola Tesla aveva previsto l'arrivo degli smartphone quasi un secolo fa
Intorno a Nikola Tesla, scienziato serbo-croato vissuto a cavallo tra diciannovesimo e ventesimo secolo, si è ormai sviluppato un acceso dibattito volto a riconoscergli i meriti che gli furono negati in vita.
È noto per esempio che con la sua famosa bobina scoprì l'elettricità nello stesso periodo di Thomas Edison ma a lungo la storiografia ha attribuito tutta l'invenzione a quest'ultimo.
Oggi diversi saggi, ma anche romanzi e film, hanno riabilitato la figura di Tesla, facendone un mito pop che non cessa di stupirci col suo genio.
In quest'intervista del 1926, rilasciata al reporter statunitense John B. Kennedy, sembra predire l'avvento di uno strumento che ci ricorda da vicino i moderni smartphone. Affermò Tesla, quasi cento anni fa:
"Quando la telefonia senza fili sarà perfettamente applicata, l'intera Terra si trasformerà in un enorme cervello, quale di fatto è, e tutte le cose saranno parte di un intero reale e pulsante. Saremo in grado di comunicare l'uno con l'altro in modo istantaneo, indipendentemente dalla distanza.
Non solo, ma attraverso la televisione e la telefonia riusciremo a vederci e sentirci esattamente come se ci trovassimo faccia a faccia, anche se lontani migliaia di chilometri; e gli strumenti che ci permetteranno di fare ciò saranno incredibilmente semplici, in confronto al telefono che usiamo ora. Un uomo sarà capace di tenerli nel taschino del gilet".
Pensare che qualcuno negli anni venti abbia "visto" tecnologie che ci sembravano fantascienza solo quindici anni fa, lascia senza parole. Ma Tesla era avanti sul suo tempo anche per quanto riguarda la politica e i diritti civili. Ecco cosa pensava della questione femminile:
"Questa battaglia verso la parità di genere porterà a un nuovo ordine, in cui la donna sarà superiore. Non nella superficiale imitazione fisica dell'uomo, le donne dimostreranno prima la loro uguaglianza e poi la loro superiorità, ma nel risveglio dell'intelletto femminile."
Il mito di Tesla continua a influenzare i contemporanei e non sorprende vedere i "futurologi" di oggi rendergli omaggio, come Elon Musk che ha chiamato la sua azienda automobilistica col nome del famoso scienziato.