La comunicazione del futuro viaggia attraverso la luce: ecco tutti i vantaggi del LiFi
Sono quasi due milioni al mondo le antenne destinate alla comunicazione dati dei nostri cellulari. È una cifra spaventosa e la cattiva notizia è che la loro efficienza non è ottima e, anzi, col tempo potrebbe peggiorare.
Infatti, l'attuale trasmissione dati avviene attraverso onde radio e la mole di dati che trasmettiamo quotidianamente sta, per così dire, intasando lo spettro su cui viaggiano queste onde elettromagnetiche. La buona notizia è che qualcuno ha pensato a una soluzione.
Le onde radio sono solo un tipo di frequenze che occupano lo spettro elettromagnetico ma sono anche le più usate. La tecnologia Wi-Fi, che tutti usiamo, si muove proprio sullo spettro delle onde radio ma ha già mostrato diversi limiti. Quei due milioni di stazioni radio base in giro per il mondo hanno infatti un costo di gestione elevato, dovuto soprattutto alla necessità di raffreddare gli impianti.
Inoltre, come abbiamo accennato, lo spettro radio è limitato e le interferenze sono lì a dimostrare quanto "fisico" sia il suo spazio, per quanto sia invisibile. Invisibilità che porta un ulteriore problema: l'eventualità delle intercettazioni. Nessuno può "vedere" chi sta accedendo a questa o quella rete, per lo meno non a occhio nudo, e sappiamo quanto è importante la tutela dei nostri dati online oggigiorno.
Può una sola tecnologia fare fronte a tutti questi problemi?
Così pensa Harold Haas, professore di ingegneria elettronica che insegna all'università di Edimburgo, che ha deciso fosse limitante appoggiarsi alla sola banda radio per trasmettere dati. Haas ha pensato di sfruttare l'onda più famosa di tutto lo spettro elettromagnetico, nonché l'unica visibile: la luce! In una ormai storica conferenza di Ted Talk del 2011 ha presentato la tecnologia Li-Fi, in grado di trasmettere dati attraverso la luce.
Usare la luce per trasmettere dati non è un'idea completamente nuova e, se ci pensate, è una cosa che fate tutti i giorni. I normali telecomandi funzionano proprio con un LED a luce infrarossa. Ma la tecnologia di Haas si spinge molto oltre andando a sfruttare lo spettro della luce visibile che è ben più ampio sia dell'infrarosso sia dello spettro radio.
Il Li-Fi funziona attraverso semplici dispositivi LED, come le comuni lampadine presenti in tutto il mondo e i vantaggi di quest'idea sono molteplici. Intanto, essendo diecimila volte più ampio dello spettro radio, trasmettere con la luce può essere fino a cento volte più veloce di un normale Wi-Fi.
Ma non solo i dispositivi al LED che alimentano la Li-Fi sono più economici e efficienti, sono anche più sicuri. Infatti la luce, come tutti sappiamo, non passa attraverso le pareti e questo permette una trasmissione localizzata e visibile. Possiamo letteralmente vedere chi sta trasmettendo cosa a chi e il pericolo di intercettazioni è praticamente nullo.
Infine, non generando campi elettromagnetici, può essere usata in tutta tranquillità in posti come gli ospedali.
Dal 2011 a oggi molte compagnie hanno dato credito all'idea del professor Haas. Tra le aziende che hanno investito nella tecnologia troviamo la Samsung, la Panasonic, la Philips e molte altre. Si stima che, tra il 2018 e il 2023, il mercato del Li-fi crescerà del 55,4% all'anno, per un giro d'affari del valore di 75 miliardi di dollari.
Inoltre, nel corso di questi anni, Haas ha continuato a perfezionare l'idea. Nel video qui sotto, sempre in occasione di un Ted Talk, illustra come il Li-Fi si integri con la tecnologia fotovoltaica.
Lo scopo di Haas è sempre stato trovare una soluzione alternativa alle onde radio che fosse pratica ed economica e il modo migliore per ottenere questo risultato è sfruttare su infrastrutture già esistenti. I pannelli solari sono ormai diffusissimi e la compatibilità del Li-Fi col fotovoltaico consente di trasformare parte dell'energia che assorbono in dati di qualsiasi tipo.
Come potete vedere nel video, la tecnologia Li-Fi riesce a elaborare la luce catturata dalle celle fotovoltaiche e a tradurla in dati, caricando lo streaming di un contenuto digitale ad alta definizione.