Genitori, fatevene una ragione: vostro figlio non deve diventare il vostro migliore amico
Tutti vogliamo bene ai nostri figli e vorremmo loro volessero bene a noi. Ma questo non è sempre possibile e, anzi, in certi momenti è anche giusto che non accada. Sempre più spesso i genitori, consciamente o meno, cedono alla tentazione di diventare "amici" dei propri figli adolescenti, indebolendo così il proprio ruolo educativo.
Instaurare un rapporto di questo tipo con i nostri figli finisce per causare molti problemi alla loro crescita e allo sviluppo della loro identità. Ce lo spiega un esperto.
Massimo Ammaniti è membro della International Psychonalytical Association. Lo psicoanalista spiega che: "I ruoli non sono più rigidi, prefissati, e a non sentirli così sono proprio coloro che li incarnano. I genitori di oggi sono soli, sentono così liquido il proprio ruolo che cercano conforto e conferma dai figli, persino una legittimazione".
Cercare legittimazione nei figli comporta una perdita della propria credibilità in quando educatori, un ruolo che, una volta perduto, è difficile poi riguadagnare.
Anche a causa delle famiglie sempre più ristrette, con uno o massimo due figli, diventa difficile gestire la fase del distacco che avviene durante l'adolescenza. In quel momento è anche giusto che si verifichino conflitti con nostro figlio, che lui ci percepisca come i "cattivi" che gli impongono delle regole. Fa parte del processo di crescita e della sua responsabilizzazione come individuo.
Conclude infatti il professor Ammaniti: "I genitori devono mettere confini e punti fermi al figlio adolescente che vive momenti di confusione. I genitori devono essere presenti, attendibili e rappresentare un riferimento. Oggi c’è molto questa idea di essere amici dei figli: si preferisce lasciare correre le cose invece di affrontare il contrasto, il conflitto che nasce quando si mettono delle regole".
Insomma, meglio che vostro figlio vi metta il muso qualche giorno, piuttosto che vi percepisca come il suo migliore amico. Un giorno vi ringrazierà. Forse. In ogni caso è il suo bene che perseguite, non la sua legittimazione.