10 significati sconosciuti di simboli che vediamo utilizzati ogni giorno
Ce li abbiamo quasi sempre davanti agli occhi e sappiamo più o meno in che ambito vengono utilizzati, ma il loro significato e la spiegazione dietro al simbolo che lo veicola ci è ignoto: stiamo parlando dei simboli che ogni giorno ci indicano un divieto, un obbligo o il corretto utilizzo di un oggetto. Scoprire l'origine di alcuni di essi vi farà fare più di qualche esclamazione di sorpresa e vi renderà molto più chiaro quanto questo tipo di comunicazione non verbale sia parte del nostro modo di vivere.
1. Radioattivo.
Lo vediamo esposto negli ospedali, tipicamente nei reparti di radiologia, e ha un significato tanto semplice quanto ignorato: il puntino al centro rappresenta la forza irradiata dall'atomo, mentre i tre "petali" che lo circondano sono i tre tipi di radiazioni: alfa, beta e gamma.
2. Il segno di spunta.
Significa "corretto" e pare che il suo utilizzo derivi dalla prima lettera della parola latina veritas, verità, tuttavia le origini di questo simbolo non sono certe; esso, inoltre non è diffuso a livello internazionale e in alcuni casi gli viene persino attribuito un altro significato: in Svezia e Finlandia, ad esempio, può assumere il significato di "no".
3. Il simbolo del riciclo.
È il simbolo universale del riciclo e consiste in tre frecce che si rincorrono, di solito procedendo in senso orario. È stato adottato in occasione del primo Earth Day, festeggiato nel 1970, in seguito a un contest sponsorizzato da un'azienda specializzata nel riciclo della carta (Container Corporation of America). A idearlo e a vincere fu l'allora studente della University of Southern California, Gary Anderson.
4. Il simbolo del paragrafo.
L'origine di questo simbolo si dice sia dovuta alla combinazione delle due 's' nell'espressione latina signum sectionis, 'segno di separazione', oppure dal tedesco 'staz', che significa 'frase'.
5. Il tasto Command.
È utilizzato solo sui dispositivi Apple e consiste in quello che in araldica viene chiamato Nodo di Salomone, lo stesso che nei paesi scandinavi viene sfruttato per identificare località culturali di rilievo.
6. Il simbolo @.
Una teoria vuole che questo simbolo sia una stilizzazione della preposizione latina ad, tuttavia già nel VI secolo la troviamo utilizzata dai mercanti veneziani per indicare l'anfora, allora misura di capacità e peso.
Il primo utilizzo in ambito informatico risale al 1972, quando l'ingegnere Ray Tomlinson se ne servì per separare il nome del destinatario e il server che svolgeva le funzioni di cassetta della posta.
7. Il punto fermo.
L'utilizzo di questo segno di interpunzione risale al III a. C., in particolare dalla scrittura greca che ne prevedeva usi diversi per veicolare significati diversi. Esisteva il punto alto ⟨˙⟩, che simboleggiava un pensiero o un'espressione completa, il punto medio ⟨·⟩, che svolgeva il ruolo che diamo oggi al punto e virgola, e infine c'era il punto basso ⟨.⟩ che svolgeva il ruolo attuale della sola virgola. L'utilizzo che ne facciamo oggi era già in vigore nel IX secolo d.C., ma venne definitivamente adottato con l'invenzione della stampa.
8. Il simbolo di Copyright.
La necessità di un simbolo che indicasse i diritti d'autore è antica e infatti già nella Scozia di fine Seicento si trovano attestazioni simili negli almanacchi. Il simbolo © fu introdotto negli Stati Uniti con l'emendamento del 1954 al Copyright Act del 1909.
9. Il cancelletto #.
Curioctopus.guru
Oggi lo conosciamo per il suo significato di 'numero' e per quello di 'hashtag', ma la sua origine sembra sia da ricollegarsi a quella del simbolo romano ℔, che sta per libra pondo e che significa 'libbra come unità di misura'. Il primo utilizzo col significato di 'numero' risale al 1853.
10. Il simbolo per le porte USB.
Si ispira all'arma di Poseidone, il tridente, e ne rappresenta il potere e infatti è stato scelto proprio per indicare la sua capacità di collegare un dispositivo a un PC. Le tre punte rappresentano la sua universalità di utilizzo.
Quale di queste spiegazioni conoscevate già?