Cellule staminali contro la sclerosi multipla: avviato il trattamento su 3 pazienti italiani
Se ne parla da anni e finalmente si passa ai fatti: anche in Italia si usano le cellule staminali contro la sclerosi multipla.
A dare l'annuncio è Angelo Vescovi, coordinatore della sperimentazione e direttore di Revert Onlus e dell'Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. I tre pazienti, affetti da sclerosi multipla, sono stati trattati con 5 milioni di cellule staminali iniettate nel sistema nervoso e non manifestano effetti collaterali.
Il trattamento è stato eseguito materialmente dal neurochirurgo Sandro Carletti, responsabile del Dipartimento di Neuroscienze dell'Ospedale Santa Maria di Terni e l'intero progetto vede la collaborazione della Fondazione Cellule Staminali di Terni, lo Swiss Institute for Regenerative Medicine e l'Ospedale Cantonale di Lugano.
Questa infatti è solo la prima fase di una ricerca di ampio respiro che, nella sua seconda fase, coinvolgerà 15 pazienti di età compresa tra i 18 e i 60 anni affetti da sclerosi secondaria progressiva. Il dosaggio salirà a 10 milioni di cellule staminali e aumenterà progressivamente per i gruppi successivi al fine di mappare accuratamente gli effetti terapeutici.
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"Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti in questo prima parte della sperimentazione" ha dichiarato Vescovi "Quello intrapreso è un percorso lungo e complesso, ma la conclusione del trapianto sul primo gruppo di pazienti è un segnale positivo che rappresenta un nuovo traguardo per la ricerca scientifica italiana verso la cura delle malattie neurodegenerative. Per quanto si tratti di una sperimentazione di fase I, abbiamo costruito il disegno sperimentale in modo da avere qualche probabilità di potere evincere eventuali effetti terapeutici".