12 foto rare che raccontano la storia meglio di qualsiasi discorso
La maggior parte della storia umana ci è invisibile e gli storici possono ricostruirla solo dalle tracce indirette del passato: città, edifici, monumenti, opere d'arte, documenti scritti e oralità. Grazie all'invenzione della fotografia invece, possiamo letteralmente guardare il passato negli occhi e non sempre è piacevole.
Altre invece sono meno note ma non meno potenti. Ne abbiamo raccolte 13 che raccontano sia aspetti curiosi e ludici del recente passato, sia momenti che non è piacevole ricordare.
Mabel Normand, 1918.
Sebbene il suo nome dica poco o nulla a molti contemporanei, è impossibile sottovalutare l'importanza che Mabel Normand ha avuto per lo storia del cinema. Regina indiscussa della commedia muta, fu lei a introdurre Charlie Chaplin nel mondo dello spettacolo.
Segregazione al chiosco degli hot dog, Alabama, anni '50.
Negli anni cinquanta, il fotografo Gordon Parks ritrasse alcune famiglie afroamericane nella loro vita quotidiana. Nella foto qui sopra possiamo vedere un normale chiosco degli hot dog che ha il lato lungo riservato ai bianchi e quello corto per le persone di colore.
3. La prima bottiglia della Coca-cola, 1899.
La prima bottiglia in vetro della Coca-cola, prodotta in Tennessee alla fine dell'ottocento, era molto diversa da quella poi divenuta iconica.
4. Trasporto di un prigioniero in Rhodesia, 1977.
J. Ross Baughman/Wikimedia Commons
Questa foto valse il premio Pulitzer a J. Ross Baughman nel 1978. Testimonia il brutale trattamento che subivano i prigionieri di colore in Rhodesia, colonia britannica nel sud dell'Africa, oggi stato sovrano noto come Zimbabwe.
5. Gli averi di Ghandi, 1948.
Il rivoluzionario non violento noto come Mahatma Ghandi era anche un rigoroso asceta e questi erano i suoi unici averi al momento della sua morte.
6. Lo scafandro da sub di Chester E Macduffee, 1911.
Uno dei primi scafandri da sub del secolo, inventato da Chester E Macduffee. Pesava 250 chili.
7. Un paziente si sottopone allo "Schnee Bath", 1910 circa.
Inventato dal fisico tedesco Paul Schnee, lo "Schnee Bath" era un trattamento idrogalvanico che serviva alla riabilitazione muscolare. Oggi sembra una strana tortura ucronica.
8. Una previsione di come sarebbe apparso Micheal Jackson nel 2000, secondo una rivista del 1985.
È un giochino che viene fatto anche oggi: invecchiare artificialmente un vip, immaginandolo nel futuro. Lo fece Ebony Magazine nel 1985, rivista statunitense dedicata agli afroamericani, prendendo uno dei modelli più sfortunati che possiamo immaginare: Micheal Jackson. Sappiamo bene che nel 2000 non era proprio così.
9. Pelè durante le riprese del film Escape to Victory, 1981.
Pelè era tra gli attori di questo film statunitense del 1981, insieme a Sylvester Stallone, Micheal Caine e Max von Sydow, ispirato alla vicenda del cosiddetto Death Match. Nel 1942, nell'Ucraina occupata, una squadra tedesca sfida a calcio una squadra locale e, una certa versione dei fatti, vuole che i giocatori furono minacciati dalle SS per perdere l'incontro e poi giustiziati quando alla fine lo vinsero.
Dopo la caduta dell'Unione Sovietica, diversi studiosi ucraini hanno sostenuto che questa fosse una leggenda quasi del tutto inventata che serviva per far apparire pavido il popolo ucraino e eroici i giocatori di origine russa che militavano nel team. Ancora oggi la memoria dell'evento è contesa tra russi e ucraini ma è curioso che, in piena guerra fredda, gli americani celebrassero la versione sovietica.
10. Zhan Shichai, il gigante cinese, con sua moglie e il suo manager nel 1870.
Questa rara foto ritrae Zhan Shichai, detto "Chang, il gigante cinese". Nella seconda metà dell'ottocento girò tutto il mondo come fenomeno spettacolare. Si dice fosse alto 2.44 metri ma non ci sono misure ufficiali.
11. Le aste di neri nell'Alabama del 1864.
BGeorge N. Barnard/Wikimedia Commons
Le attività commerciali che si potevano trovare in Alabama sul finire della guerra civile americana.
12. Millie e Christine McKoy, "L'usignolo a due teste", 1860 circa.
Michael A. Wesner/Wikimedia Commons
Millie e Christine McKoy furono due sorelle siamesi afroamericane che girarono il paese nel diciannovesimo secolo come fenomeno da baraccone. Intrattenevano il pubblico cantando e ballando. Tra i loro soprannomi c'erano: "L'usignolo a due teste", "Le gemelle della Carolina" e "L'ottava meraviglia del mondo".