Trovata in Grecia una tavoletta di argilla con i versi dell'Odissea: probabilmente è la più antica mai rinvenuta
Dopo tre anni di ricerche è venuta alla luce quella che il ministero della cultura della Grecia ha presentato come una testimonianza archeologica, epigrafica, letteraria e storica di fondamentale importanza. In uno scavo condotto nei pressi del Tempio di Zeus nell'antica città di Olimpia gli archeologi hanno rinvenuto una tavoletta di argilla che riporta alcuni versi dell'Odissea, uno dei poemi più importanti della tradizione letteraria antica. A rendere la scoperta ancora più sensazionale, è il fatto che potrebbe trattarsi della più antica iscrizione mai rinvenuta di questo poema.
L'Odissea, attribuita storicamente ad Omero e datata intorno all'VIII secolo a.C., è uno dei più noti poemi della Grecia Antica; come l'Iliade, anch'essa fu tramandata per secoli attraverso la tradizione orale, e se ne conoscono solo rare e sporadiche iscrizioni antiche: questa placca di argilla in particolare risalirebbe infatti all'epoca romana, e potrebbe diventare (se la datazione fosse confermata) il più antico reperto mai rinvenuto.
I 13 versi riportati su di essa narrano il momento in cui Ulisse (Odisseo), dopo 10 anni di peregrinazioni e peripezie seguite alla caduta di Troia, riesce a tornare ad Itaca celandosi sotto le vesti di un mendicante, ed intrattiene un dialogo con il suo fidato servo e caro amico Eumeo.