7 gigantesche città fantasma costruite in tempi moderni

di Alessandro Lolli

18 Luglio 2018

7 gigantesche città fantasma costruite in tempi moderni

Tutti sapete cos'è una città fantasma e, nel corso della Storia, sono sempre esistite: un luogo che una volta era abitato e poi si è via via spopolato delle generazioni più giovani finché non è rimasto più nessuno a viverci. Questi posti esistono ancora e sono migliaia in tutto il mondo. 

Ma la modernità, con la sua sete di progresso spesso poco razionale, ha creato un nuovo tipo di città fantasma: città costruite con ambizioni grandiose in cui nessuno si è però mai trasferito. Ne abbiamo raccolte sette molto esplicative.

1. Tianducheng, Cina

1. Tianducheng, Cina

MNXANL/Wikimedia

Conosciuta a che come la "Parigi Cinese" perché, beh, è effettivamente una riproduzione di Parigi edificata in Cina. Ha i suoi Champs-Élysées, la sua Notre Dame e la sua Torre Eiffel, tutto riprodotto in scala più piccola. Fu costruita nel 2007 per accogliere centomila cinesi che volessero scambiare le campagne per il sogno parigino. Ma pochissimi potevano permettersi gli affitti esorbitanti e oggi è abitata da meno di un quarto della popolazione prevista. Viene usata per lo più come set per shooting di matrimoni.

2. Kilamba, Angola.

2. Kilamba, Angola.

Santa Martha/Wikimedia

Progetto edificato dall'oggi al domani da una corporation cinese nel cuore dell'Angola, all'interno delle promesse elettorali del futuro presidente Jose Eduardo. Kilamba, ultimata nel 2012, è una città contemporanea con strade, ospedali e servizi destinata a una classe media che in Angola non esiste. Oggi ci vivono un migliaio di persone appena.

3. Thames Town, Cina

3. Thames Town, Cina

Maurice Latzke/Wikimedia

Sulla stessa idea della Parigi cinese, ci sta la Londra cinese, chiamata letteralmente "città del Tamigi". Thames Town è molto più piccola di Tianducheng ma vale lo stesso discorso: nata per offrire un'esperienza di vita esotica ai cinesi, non si è mai davvero popolata per via del costo degli affitti e oggi è un set fotografico disabitato.

4. Masdar City, Emirati Arabi

4. Masdar City, Emirati Arabi

Nrman Foster/Flickr

Masdar City è una città-utopia dal costo stimato di 22 miliardi. Progettata per essere la città più ecologica della terra, a Masdar non si può guidare la macchina, tutto funziona con le rinnovabili e c'è un solo negozio che si rifornisce solo di certi prodotti. Nonostante il progetto sia praticamente finito, è ancora disabitata, se escludiamo gli studenti del Masdar Institute of Science and Technology (circa 300 persone).

La motivazione sembra essere opposta alle città che abbiamo visto fino a ora: chi è abituato a vivere nel lusso, non vuole partecipare all'utopia ecosostenibile.

5. Kang Bashi, Cina.

5. Kang Bashi, Cina.

Popolon/Wikimedia

Avrete capito che la Cina è leader nel settore delle nuove città fantasma e Kang Bashi è la più grande. I lavori sono iniziati nel 2001 per una megalopoli che accogliesse fino a un milione di abitanti. Oggi ne conta il 2% circa e da qualche anno ha iniziato a crollare come in un film post-apocalittico.

6. Kijong-dong, Corea del Nord.

6. Kijong-dong, Corea del Nord.

Panmunjeom/Wikimedia

Kijong-dong, villaggio di confine tra le due coree ha una storia un po' diversa, anzi ne ha due. Per la Corea del Nord è un normale villaggio di confine, l'unico visibile dalla Corea del Sud, usato come avamposto per accogliere chi fugge dallo Stato nemico.

La Corea del Sud e i media occidentali lo chiamano invece il villaggio della propaganda. Non solo perché i suoi megafoni erano soliti mandare proclami socialisti a volumi altissimi, a cui i sud coreani rispondevano con canzoni rock altrettanto forti - pratica conclusasi solo nel 2004 con un accordo bilaterale; ma anche perché, secondo osservazioni eseguite con telescopi, delle 300 famiglie che dovrebbero vivere lì, non vi è traccia. Le case sono vuote, le luci si accendono sempre agli stessi orari secondo schemi prestabiliti e gli unici esseri viventi avvistati sono soldati.

7. Naypyidaw, Birmania.

7. Naypyidaw, Birmania.

DriverDave/Wikimedia

Finiamo con un esempio felice, cioè una città fantasma che ha trovato il suo riscatto. Nel 2005 il governo Birmano stupì il mondo intero quando annunciò di aver spostato la sua capitale a Naypydaw, una sfarzosa nuova città edificata nel cuore dell giungla. Per molto tempo ha rischiato di fare la fine delle città di cui sopra e si dice che, dopo l'annuncio, ai membri del governo furono date 48 ore per trasferirsi immediatamente lì.

Ad ogni modo, passati tredici anni, Naypydaw è riuscita a popolarsi e oggi conta più di un milione di abitanti.