10 fatti che non sapevi su Tutankhamon e sulla scoperta della sua tomba
Tutti conoscerete il film "La Mummia", così come la saga di Indiana Jones e tutti i vari epigoni del filone di archeologia avventurosa. La maggior parte di queste storie sono state ispirate da una figura, il leggendario "faraone fanciullo" Tutankhamon e, soprattutto, dalla scoperta della sua magnifica tomba avvenuta nel 1922, meno di un secolo fa!
Da allora, l'epica dell'antico Egitto si è saldata alla sua figura, così come quella dell'avventuriero che scopre un tesoro che forse doveva rimanere nascosto...
Abbiamo raccolto dieci fatti su Tutankhamon e sulla scoperta del 1922 che forse non conoscevate.
1. La maschera pesante.
Poiché Tutankhamon morì giovane, a soli 18 anni, molta della sua fama è legata più al corredo funerario che alle sue gesta, tra cui c'è la famosissima maschera. Un oggetto tanto iconico che l'egittologo Nicholas Reeves scrisse "non solo l'immagine quintessenziale della tomba di Tutankhamon, ma probabilmente anche il più famoso oggetto proveniente dall'antico Egitto."
Alta mezzo metro, costituita da due strati d'oro di alta caratura, la maschera di Tutankhamon pesa più di 10 chili.
2. Brutto, zoppo e malato.
Il re più famoso dell'antico Egitto, rappresentato nella magnificenza della maschera di cui sopra, era in realtà molto poco avvenente. Soffriva infatti di equinismo, una malattia ossea che lo rendeva zoppo e infatti nella tomba sono stati rinvenuti 130 bastoni da passeggio. Aveva inoltre sicuramente contratto la malaria e era affetto da una deficienza ormonale probabilmente ereditata dall'unione incestuosa dei suoi genitori.
3. La carriera (s)fortunata.
Howard Carter fu l'archeologo inglese che scoprì la tomba del faraone. La sua carriera iniziò in maniera brillante perché a soli 25 anni fu nominato Consiglio supremo delle antichità dal ministero della Cultura egiziano. Ma in seguito a una lite tra turisti francesi e guardie egiziane fu costretto a dimettersi. La sua carriera sarebbe potuta finire lì, ma per fortuna conobbe George Herbert, nobile conte di Carnarvon che gli finanziò la storica spedizione.
4. "Riuscite a vedere qualcosa"
Una delle più grandi scoperte del mondo antico fu inaugurata da un memorabile dialogo avvenuto tra l'archeologo Carter e il suo nobile mecenate Herbert. Dopo cinque anni di scavi infruttuosi, quest'ultimo era sul punto di tagliare i finanziamenti e dichiarare fallita la missione. Si convinse a imbarcarsi in un'altra stagione di lavori e, appena al secondo giorno dall'inizio della spedizione, Carter scoprì dei gradini e li scese. Al che il conte di Cararvon chiese: «Riuscite a vedere qualcosa?» e la sola cosa che l'archeologo riuscì a rispondere fu: «Sì, cose meravigliose».
5. Quattro sarcofagi.
La camera funeraria fu aperta nel Febbraio del '23, ma alla mummia di Tutankhamon si arrivò solo nel 1925. Il faraone era infatti protetto da quattro sarcofagi a matrioska, dei quali il quarto era quadrangolare di quarzo giallo finissimo.
6. La tomba di Tutankhamon non era per Tutankhamon
Come abbiamo detto, la morte del faraone è avvenuta assai prematuramente e quindi in modo improvviso. Pertanto la sua famiglia lo seppellì nella tomba preparata per Nefertiti, morta sette anni prima, e sigillò la comunicazione tra i due ambienti con delle porte nascoste.
7. La maledizione.
La leggenda della maledizione, madre di tutta la filmografia cui abbiamo accennato, nacque come una sorta di trovata pubblicitaria con la quale Lord Cararvon vendette l'esclusiva giornalistica sull'evento. Ironicamente, l'unica possibile "vittima" della maledizione fu proprio lui, che morì a un anno dalla scoperta. Il resto delle persone coinvolte, che si suppone fossero state "maledette" dalla profanazione della tomba, morirono sì, ma un po' come capita a tutti gli esseri umani, a distanza di anni e a un'età tutt'altro che giovane.
8. I furti.
Stando a quanto ricostruito da Carter, il complesso funerario ha subito due furti in epoca antica: il primo l'anno stesso della sepoltura di Tutankhamon, il secondo circa quindici anni dopo. Tuttavia entrambe le incursioni dei tombaroli hanno interessato solo le camere più esterne, tombe di altri faraoni, per questo quella di Tutankhamon ha mantenuto intatto (e meraviglioso) il suo tesoro.
9. Incollato.
Abbiamo detto che la salma era protetta da quattro sarcofagi diversi. La cosa curiosa, e rivelatasi foriera di molte difficoltà per le operazioni di Carter, è che il il terzo sarcofago risultava incolato alla base del secondo da una resina collosa, simile alla pece. Erano gli unguenti usati durante la cerimonia funebre e fu necessaria molta attenzione e solventi speciali per staccare le superfici senza provocare danni.
10. In buona compagnia.
Insieme al giovane faraone furono sepolti due feti affetti da gravi malformazioni e probabilmente mai venuti alla luce. Sappiamo che gli Egizi consideravano la sepoltura una sorta di veicolo che portava il defunto nell'aldilà. Da qui l'idea che quei corpi fossero di suoi due figli che non riuscirono a venire al mondo per via della pessima salute di loro padre.