Il gigantesco Granchio del Cocco: tutti i segreti dell'animale che Darwin definì "Mostruoso"
Anche se non si tratta di ragni, i più aracnofobici tra i lettori potrebbero prendersi un bello spavento perché queste creature sono spaventose quanto un ragno gigante.
Si chiamano "granchi del cocco" (nome tecnico: Birgus Iatro) e il loro aspetto non è per niente gradevole. Questi simpatici artropodi hanno delle chele forti quanto il morso di un leone e possono arrivare a misurare circa mezzo metro di lunghezza, sebbene alcuni autori abbiano riportato di esemplari che raggiungevano il metro.
Charles Darwin non trovò altri aggettivi che 'mostruosi' per descriverli.
Uno dei primi scienziati a studiarli fu nientemeno che Charles Darwin e "mostruoso" fu l'unico aggettivo che riuscì a attribuire a questo granchio, mentre descriveva il modo in cui riusciva a distruggere una noce di cocco per mangiarla: azione che era ritenuta impossibile per qualsiasi artropode.
Per molti anni gli stessi resoconti di Darwin furono ritenuti esagerati finché, in epoche moderne, non sono stati visti fare questo ed altro.
Tra le loro prede preferite ci sono anche gli uccelli, quelli di grossa taglia.
I granchi del cocco sono sostanzialmente onnivori e si nutrono tanto di frutta quanto di altri granchi, tartarughe e persino uccelli. Uccelli di grossa taglia. Questo è quanto osservato da Mark Laidre, biologo al Darthmouth college, che descrive con dovizia di particolari come uno solo di questi granchi sia riuscito ad aggredire un uccello lungo 70 cm.
Ricordatevi che stiamo pur sempre parlando di un granchio!
Sono gli artropodi di terra più grossi al mondo, ma sono pericolosi per l'uomo?
La risposta è in mezzo tra il sì e il no.
Chiunque viva nelle isole tropicali in cui sono diffusi, sa di dare prima un'attenta occhiata a quale noce di cocco vuole prendere: questo per evitare di testare in prima persona la potenza delle chele del granchio.
Però, attacchi a esseri umani non si sono mai registrati escluso quello ipotizzato da una delle numerose leggende che circondano la figura di Amelia Earhart, la celebre aviatrice statunitense degli inizi del secolo la cui scomparsa è avvolta nel mistero.
Dell'aviatrice si persero le tracce nei pressi della Gardner Island, isola popolata dai granchi delle noci di cocco.
Smithsonian Institution/Wikimedia
Si persero le comunicazioni con l'aereo di Amelia il 2 luglio del 1937 e da lì c'è stata una pioggia di teorie su cosa fosse accaduto, comprese quelle più complottiste che la volevano rapita dai giapponesi o entrata in anonimato per conto dei servizi segreti statunitensi.
Una delle ipotesi più accreditate vuole invece che il suo aereo sia finito sulla Gardner Island, oggi Nikumaroro nello Stato di Kiribati, in cui sono state recentemente trovate delle ossa rotte dalla morsa del granchio.
Ebbene sì, il sospetto è che Amelia abbia avuto un incontro troppo ravvicinato con qualche granchio delle noci di cocco.
Ad ogni modo, sembra che alcune tradizioni locali non temano più di tanto l'artropode: si tratta infatti di una prelibatezza nelle aree in cui è diffuso.
L'uso culinario ha portato all'estinzione della specie da diverse aree dove era un tempo presente, mentre in altre isole sorgono delle aree naturali protette per scongiurare il rischio di estinzione generale.
Per quanto possa risultare poco simpatico e spregevole è pur sempre un animale che ha diritto di essere protetto dall'estinzione!