Il personaggio più terrificante della Bibbia non è Satana, ma la mano destra di Dio

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di Claudia Melucci

20 Luglio 2018

Il personaggio più terrificante della Bibbia non è Satana, ma la mano destra di Dio

Tutti conosciamo e forse temiamo la figura di Satana: l'angelo più bello e amato da Dio che si ribella al suo creatore e viene da questi sconfitto e scacciato nelle profondità della terra. Lì diventerà il diavolo, l'avversario, il principio del male e tentatore degli esseri umani.

Ma nei testi sacri non è l'unica figura malvagia che dovrebbe incutere timore all'uomo: c'è n'è una misteriosa decisamente più terrificante di Satana. 

Il suo nome è Abaddon.

Il suo nome è Abaddon.

Wikimedia Commons

Il suo nome fa comparsa per la prima volta nell'Apocalisse di Giovanni, libro scritto a seguito della rivelazione di Dio all'apostolo sulla fine del mondo. In questo libro si viene a conoscenza del fatto che non è Satana l'Angelo della Morte, ma Abaddon. 

Abaddon è il capo degli angeli caduti, incaricati da Dio di torturare la Terra e l'umanità, come punizione per i peccati commessi. Essi hanno il compito di scatenare l'ira di Dio contro il genere umano. 

Come accade spesso nei libri sacri, viene proposta una visione di Dio che non concilia con quella di un'entità buona e misericordiosa.

I poteri di Abaddon hanno un limite.

I poteri di Abaddon hanno un limite.

Wikimedia Commons

Al versetto 9:4 dell'Apocalisse di Giovanni si legge: "E fu loro detto di non danneggiare l’erba della terra, né alcuna verdura, né albero alcuno, ma soltanto gli uomini che non aveano il suggello di Dio in fronte". L'ira deve limitarsi dunque solo al genere umano peccatore, e non all'interno creato di Dio.

Abaddon è temibile perché non uccide. Subito dopo infatti, al versetto 9:4, si legge: "E fu loro dato, non di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi." Non viene detto in cosa consistono le torture di Abaddon e degli altri angeli, ma possiamo farcene un'idea dal versetto 9:6: "E in quei giorni gli uomini cercheranno la morte e non la troveranno, e desidereranno di morire, e la morte fuggirà da loro."

Abaddon è un subordinato di Satana o di Dio?

Abaddon è un subordinato di Satana o di Dio?

Wikimedia Commons

Abaddon è una figura controversa perché controverse sono le interpretazioni che una volta lo vedono come un alleato di Satana e altre come l'angelo della morte autorizzato dal Signore.

Ciò che differenzia il diavolo da Abaddon è proprio la loro funzione: Satana è fondamentalmente l'antagonista di Dio, colui che si oppone a qualsiasi opera divina. Anche lui prende parte al giorno del Giudizio Universale, spargendo dolore e sofferenza su ciò che è stato creato per mano di Dio. Tuttavia è Abaddon l'incaricato a torturare gli uomini sulla Terra.

In base alcuni testi gnostici, Abaddon era presente anche il giorno della resurrezione di Gesù.

In base alcuni testi gnostici, Abaddon era presente anche il giorno della resurrezione di Gesù.

Wikimedia Commons

In alcune scritture, Abaddon è stato usato anche come la personificazione della morte ed è per questo che secondo i testi gnostici era presente il giorno della resurrezione. In questi stessi testi, il ruolo di Abaddon come angelo della schiera divina o come subordinato di Satana si fa più confuso. 

Abaddon è anche l'angelo che raccolse la terra usata per creare Adamo.

Abaddon è anche l'angelo che raccolse la terra usata per creare Adamo.

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Secondo un apocrifo del Nuovo Testamento, gli Atti di Tommaso, Abaddon fu incaricato da Dio di raccogliere la terra dalla quale avrebbe preso vita Adamo. Qui viene identificato come un guardiano, temuto da tutti gli angeli e i demoni. 

Anche sui manoscritti del Mar Morto scoperti nel 1947, che contengono numerosi testi della Bibbia ebraica, si menziona Abaddon e la sua malvagità.

Anche sui manoscritti del Mar Morto scoperti nel 1947, che contengono numerosi testi della Bibbia ebraica, si menziona Abaddon e la sua malvagità.

Ken and Nyetta/Flickr

La figura di Abaddon è emblematica perché riaccende una disputa che nei secoli non si è mai placata: ovvero la natura del Dio cristiano, che per tutti è il Dio buono e misericordioso (in contrapposizione a quello islamico) ma che dai testi sacri se ne ricava una descrizione del tutto opposta.