In Brianza è nato Il Paese Ritrovato, un borgo costruito a misura dei malati di Alzheimer
Il morbo di Alzheimer è un disturbo cognitivo maggiore che colpisce per lo più nella terza età. Insieme ad altre forme di demenza senile è uno degli elementi che rende più problematica la vita in età avanzata, per chi ne soffre e per chi deve badare loro, cioè la famiglia.
L'indipendenza di chi ne è affetto è gravemente ridotta a causa di disturbi che colpiscono i movimenti e l'attività cognitiva. Per questo spesso chi è malato di Alzheimer ha bisogno di assistenza continua per muoversi in città. A meno che la città stessa non si muova con esso.
Uno spazio non ospedalizzato, ma comunque sicuro per i malati di Alzheimer.
Si chiama Paese Ritrovato, sorge in Brianza, e dal 25 giugno ha accolto i suoi primi abitanti. Una cittadina interamente pensata, e vissuta, da persone affette da demenza senile che possono condurre la loro esistenza in uno spazio non ospedalizzato ma comunque controllato.
L'idea nasce all'estero. La prima cittadina di questo tipo fu Hogewey, vicino a Amsterdam, fondata nell'ormai lontano 2009.
Si chiama Paese Ritrovato, e non è un caso: al suo interno ci sono vie, piazze, vicoli, negozi, giardini pubblici, un teatro, una chiesa, appartamenti e anche un orto collettivo. I pazienti si possono muovere in tutti questi spazi, partecipando alle attività che come in qualsiasi altro paese si svolgono di luogo in luogo.
Il paziente malato di Alzheimer deve prima di tutti continuare a vivere una vita simile più possibile a quella che conduceva da sano.
"La persona con demenza ha bisogno di muoversi liberamente, di dar sfogo alla propria energia fisica che si traduce in lunghe camminate, in un desiderio disperato di vivere la quotidianità e di lottare contro la malattia che è principalmente mentale. La cura della demenza" ha dichiarato Roberto Mauri, direttore de La Meridiana, la cooperativa che si è incaricata del progetto "richiede ampi spazi, necessita di ricostruire l’architettura quotidiana e per farlo servono personale qualificato e sistemi di monitoraggio che non siano invasivi.”
I tempi di attuazione del progetto sono stati insolitamente rapidi per gli standard del nostro paese: nel 2016 è stato proposto, nel 2017 si è iniziato a costruire e a Giugno 2018 sono arrivati i primi cittadini.
Una realtà che potrebbe presto essere l'unica soluzione per una gestione massiccia di malati di Alzheimer.
Una domanda sorge spontanea a questo punto: quanto costa al giorno la permanenza nel Paese? La retta ammonta a 98 euro a persona al giorno. Un prezzo del tutto in linea con quanto viene richiesto dalle case di cura private, che nella maggior parte dei casi offrono neanche la metà dei servizi che qui si possono godere.
Inoltre, nel Paese Ritrovato ci sono dei benefici che non hanno davvero prezzo: la serenità del proprio caro ammalato, la certezza di affidare il parente a personale qualificato e rispettoso in primis dei malati.
Il progetto è rivoluzionario, soprattutto tenendo da conto alcuni studi allarmanti circa la demenza senile che nei prossimi decenni raggiungerà misure pandemiche.
Non possiamo pensare di riempire cliniche e ospedali. La soluzione pensata in Brianza, come conclude Mariella Zanetti, geriatra della cooperativa, è: "Un paese reale, un quartiere della città costruito su misura per contenere gli stress, le forme aggressive, ridurre il consumo di farmaci ma, soprattutto, garantire una qualità di vita migliore ai nostri malati".
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