10 comunissimi prodotti che molto spesso sono contraffatti... senza che ce ne rendiamo conto
Oggigiorno si fa sempre più attenzione a quello che mangiamo. Tra le filosofie slow-food e il boom dei prodotti bio, possiamo dire che l'alimentazione è tra i settori più intellettualizzati del nuovo millennio. Eppure, al di fuori dei momenti in cui vogliamo "mangiare bio", capita di fare poca attenzione a cosa compriamo. Specialmente nei prodotti più semplici, quelli di uso quotidiano dai quali, a torto, non ci aspettiamo sorprese.
Invece è sempre bene leggere gli ingredienti di quello che acquistiamo. Abbiamo listato per voi i 10 prodotti che è più facile siano "contraffatti", cioè che riservino brutte sorprese nella lista degli ingredienti.
1. I piselli.
Esistono piselli contraffatti, letteralmente finti. Talvolta, quelli che vengono chiamati piselli sono in realtà un misto di soia, coloranti e metabisolfito di sodio e solo in minima parte piselli. Inoltre, il metabisolfito di sodio è vietato in molti paesi per i suoi effetti nocivi sulla salute.
Compra piselli solo da produttori che conosci e che indicano chiaramente la loro origine. Diffida delle colorazioni troppo brillanti.
2. Latte.
La colazione per antonomasia. Bevuto da molti adulti e da quasi tutti i bambini, ma è bene fare attenzione a cosa diamo ai nostri figli. Leggete sempre gli ingredienti del latte che comprate, potreste trovarci cosette come: melamina, formaldeide, urea, perossido d’idrogeno, detergente, soda caustica, amido, acqua non potabile, lardo di maiale e grasso di mucca. Non esattamente la colazione dei campioni!
3. Pesce.
Il pesce fa bene e anche questo è un alimento molto consigliato nelle diete dei bambini. I rischi che si corrono qua sono due: che la specie che compriate non sia quella che pensavate e la presenza di un'alta concentrazione di mercurio nell'animale.
4. Succo d'arancia.
Uno tra i prodotti più spesso contraffatti è proprio il succo d'arancia. A leggere molte etichette, quello che vi andate a bere è un misto di zucchero di barbabietola, zucchero di grano, glutammato monosodico, acido ascorbico, solfato di potassio, e solo per ultime polpa di arancia e parti di pompelmo. Non proprio quella bevanda sana che aiuta contro l'influenza.
5. Miele.
Il miele viene contraffatto spacciando prodotti mediocri e di bassa qualità per delle eccellenze assolute. Basta la giusta confezione e il gioco è fatto. Ciò che rende difficile identificare la qualità del miele è la possibilità di rimuovere parti del polline e nascondere l'origine delle api produttrici.
6. Succo al mirtillo.
Stesso discorso del succo di arancia ma qui la situazione può essere ancora più tragicomica. Ci sono infatti in commercio succhi di mirtillo che contengono un mix di zucchero, sciroppo di sciroppo di glucosio, amido, olii idrogenati, aromi artificiali e il colorante artificiale blu n.2 e rosso n.4 e NESSUNA traccia di mirtillo!
Leggete bene le etichette, potreste bervi una serie di coloranti che riproducono un sapore che ricorda quello dei mirtilli.
7. Olio d'oliva.
Ci sono due modi per raggirarvi con l'olio d'oliva. Uno è magnificare un olio d'oliva di qualità mediocre. L'altro è proprio diluire l'olio d'oliva con altri tipi di oli quali: l’olio di mais, l’olio di semi di girasole, olio di palma, olio vegetale, olio di noci, olio di nocciola, olio di arachidi, olio di semi di soia.
8. Zafferano.
Lo sapete quante sostanze possono "aiutare" o addirittura sostituire lo zafferano per dare quel colorito giallo al vostro risotto? Eccole: calendula, curcumina, polvere di seta di mais, petali di papavero, cipolla disidratata, gesso, amido, solfato di bario, borato di sodio, glicerina, sandalo disidratato e fibre di seta rossa.
9. Succo di melograno.
Ennesimo succo cui fare molta attenzione, quello di melograno viene consigliato perché ricco di antiossidanti. Peccato che anche qui potreste non trovare nessuna traccia di melograno nel vostro succo ma un mix succo d’uva e di pera, zucchero e sciroppo di glucosio ad alto contenuto di fruttosio e coloranti vari.
10. Caffè.
Ebbene sì, provano a raggirarci anche con il caffè. A meno che non compriate direttamente i chicchi da macinare, sia nel caffè in polvere ma soprattutto in quello in cialde è possibile trovare tracce di semi di soia tostati, farina di patate, caramello, glucosio, maltodestrina, amido, polvere di cicoria, rametti, gusci di caffè, orzo tostato, grano tostato, farina di segale e fichi.