Quando scoprirai come reagisce il cervello all'alcol non ne vorrai più bere neanche un bicchiere

di Laura Gagliardi

29 Luglio 2018

Quando scoprirai come reagisce il cervello all'alcol non ne vorrai più bere neanche un bicchiere

Ormai non ci sono più giustificazioni al consumo di alcolici: un recente studio britannico ha infatti chiarito una volta per tutte che anche in piccole dosi l'alcol può avere effetti devastanti sul cervello, in particolare su quelle aree deputate all'elaborazione delle informazioni.

Ma in che modo qualche bicchiere di vino può agire irreparabilmente sul cervello? E quali sono i segnali sottili che il nostro corpo ci invia per dirci che è meglio astenersi?

Effetti dell'alcol sul cervello

Effetti dell'alcol sul cervello

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Le aree più colpite dalle sostanze tossiche dell'alcol sono:

  • la corteccia cerebrale, responsabile di tutti i processi di elaborazione del pensiero, del linguaggio, delle informazioni e della coscienza;
  • il cervelletto, che controlla l'attività motoria e la coordinazione;
  • l'ipotalamo, che attiva, controlla ed integra i meccanismi degli organi interni, l'attività endocrina e molte funzioni somatiche quali la temperatura corporea, il sonno e l'assunzione di cibo;
  • il midollo allungato, deputato alla respirazione e alla circolazione sanguigna.

Di conseguenza, si possono avere problemi nell'articolare pensiero e linguaggio, nel movimento, eccitazione, colpi di sonno ed anche una sensazione di soffocamento.

I sintomi post-sbornia sono invece mal di testa, nausea, diarrea, stanchezza e sete. 

Quando è meglio smettere: i 5 segnali che vengono più spesso ignorati.

Quando è meglio smettere: i 5 segnali che vengono più spesso ignorati.

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Il nostro corpo tende ad avvisarci quando qualcosa non funziona come dovrebbe: nel caso in cui riscontriate questi cinque sintomi, sappiate allora che vi sta invitando caldamente a ridurre drasticamente il consumo di alcol.

  1. Problemi di memoria. Secondo il dottor Jaffe, specialista in disturbi mentali e dipendenze, un ridotto afflusso di sangue all'ippocampo causa perdite di memoria. Non è necessario essere alcolizzati cronici per sperimentare amnesie: può essere sufficiente anche un solo bicchiere di una bevanda alcolica.
  2. Difficoltà ad immagazzinare le informazioni. Un consumo regolare di alcol provoca gravi difficoltà ad assimilare e tenere a mente nuove informazioni, secondo la dottoressa Tapert.

 

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3. Bassa velocità di elaborazione. Uno studio ha evidenziato come l'alcol, colpendo la corteccia cerebrale, provochi un rallentamento nell'elaborazione dei segnali captati da tutti i sensi - occhi, naso, orecchie, lingua e tatto - , il che può diventare pericoloso in situazioni di emergenza.

4. Difficoltà di concentrazione. È causata dall'aumento - determinato dall'alcol - della norepinefrina, un ormone stimolante che in alte dosi comporta impulsività e distrazione. 

5. Difficoltà nel trovare parole adatte. Una ricerca condotta dalla dottoressa Topiwala ha rivelato come le persone che consumano tra 7 e 14 dosi di alcol a settimana abbiano il 14% di difficoltà in più a trovare le parole durante un discorso, rispetto a chi consuma una sola dose di alcol a settimana.

Solo cattive notizie? Non proprio. Non si deve rinunciare del tutto a bere un bicchiere di vino in compagnia, ma si devono percepire i segnali che il corpo invia non solo quando la situazione è da definirsi grave. All'alcol ci si abitua e in poco tempo ci si può ritrovare a bere dosi molto elevate, senza per questo stare troppo male. Si tratta di una condizione apparente quella di stare bene, perché il corpo va comunque in affaticamento per smaltire la quantità di tossine introdotte. 

Gli ultimi studi hanno rivisto a ribasso la dose di alcol giornaliera massima: da un bicchiere per le donne e due per gli uomini, si è passati a 100 grammi di alcol a settimana. È questa la quantità che tiene al sicuro da possibili complicanze.

Rivedete la quantità di alcolici che consumate a settimana e prendetevi cura del vostro corpo e della vostra vita!