Un microchip sottopelle al posto di carte e documenti: in Svezia tutto questo è già realtà
Era solo una questione di tempo e quel momento sembra essere arrivato: le persone hanno iniziato a sostituire le tradizionali carte d'identità con dei microchip impiantati sottopelle, solitamente fra il pollice e l'indice della mano predominante. A fare da apripista in questa nuova applicazione tecnologica sono in particolare gli svedesi che nell'arco di tre anni si sono sottoposti alla piccola operazione in numero sempre maggiore: per il momento stiamo parlando di oltre tremila persone ma il numero, naturalmente, non potrà che aumentare.
via AFP
Gli impianti realizzati finora servono già diversi scopi fra cui rimpiazzare le chiavi magnetiche, la tessera di abbonamento della palestra, il badge per il luogo di lavoro e la tessera di circolazione per i mezzi pubblici.
A partire dal 2017, infatti, l'azienda ferroviaria statale SJ ha iniziato a controllare i titoli di viaggio presentati via microchip servendosi di un'applicazione per smartphone (minuto 2:24 del video sotto).
La pratica del "biohacking", come viene chiamata, è iniziata anche in altri paesi ma gli svedesi sembrano i più propensi a includerla nella loro vita quotidiana, anche perché "non ritengono che ci sia il rischio di hackeraggio perché il microchip non è così complesso e comunque contiene una quantità di informazioni piuttosto limitata".
L'esperto di trend tecnologici e popolare speaker Hannes Sjöblad già nel 2015 diceva: "Ora spopolano i wearables, i dispositivi indossabili, ma nell'arco di dieci anni essi verranno totalmente rimpiazzati. Chi vuole portare con sé un telefono ingombrante quando lo potresti avere in un dito? Questa è la direzione che stiamo prendendo".
Per ora questi impianti vengono utilizzati per svolgere attività pratiche come attivare elettrodomestici, aprire serrature e registrare la propria presenza, ma in futuro potrebbero essere sfruttati anche a scopi medici, ad esempio per monitorare lo stato di salute di una persona.
Cosa ne dite... Voi vi sottoporreste a questa pratica?