16 donne che hanno cambiato il mondo con le loro invenzioni rivoluzionarie
Siamo abituati a leggere nei libri di Storia che i più grandi uomini sono stati per l'appunto... uomini. Artisti, scienziati, politici, filosofi: sono quasi tutti maschi quelli che studiamo dalle elementari alle superiori. Se è vero che la società è stata a lungo sessista e quindi le opportunità per le donne erano molto poche, non è però vero che non ci sono state splendide, luminose eccezioni.
Abbiamo raccolto i profili di 16 donne che si sono distinte per le loro opere di ingegno rivoluzionarie.
1. Caroline Herschel - Prima donna a scoprire una cometa.
M.F. Tielemanm/Wikimedia Commons
Caroline Herschel fu la prima donna a scoprire una nuova cometa. Nacque nel 1750 in Germania. Suo padre, che era un musicista di talento, spronò tutti i suoi figli a studiare, compresa Caroline che piccola dovette lottare anche contro il tifo. Ma fu il fratello William a donarle un telescopio col quale, tra il 1786 e il 1797 scoprì ben otto comete. Nel 1835 fu nominata membro onorario della Royal Astronomical Society per via delle sue scoperte. Anche qui, fu la prima donna nella Storia a ottenere tale riconoscimento.
2. Jeanne Villepreux-Power - Introdusse gli acquari come strumento da laboratorio.
André-Adolphe-Eugène_Disdéri/Wikipedia
Chi ha inventato l'acquario come strumento scientifico di osservazione delle creature marine in condizioni di laboratorio? Sicuramente un uomo, no? E invece fu una donna francese chiamata Jeanne Villepreux-Power. Nacque nel 1794 in un villaggio rurale della Francia ma compì i suoi studi come biologa marina principalmente in Sicilia. Nel 1832 inizia i suoi esperimenti con gli acquari e, due anni dopo, il professor Carmelo Maravigna accredita la sua invenzione nel Giornale Letterario dell’Accademia Gioenia di Catania.
Oggi è ricordata come "Madre dell'acquarofilia".
3. Sarah Breedlove - Prima donna americana a diventare milionaria.
Public Domain/Wikimedia Commons
Non solo Sarah Breedlove fu la prima donna americana a diventare milionaria con le sue forze, ma lo fece da afroamericana, venendo da una famiglia di schiavi. Sarah fu la prima della sua famiglia a nascere libera, nel 1867, grazie alla riforma del governo statunitense. Tuttavia visse per oltre trent'anni facendo lavori umili. Quando iniziarono a caderle o schiarirsi i capelli, prese a sperimentare dei rimedi casalinghi di cosmesi femminile. Grazie all'aiuto di un farmacista professionista ma soprattutto alle sue geniali idee di marketing orientate a altre donne afroamericane, Sarah riuscì a arricchirsi enormemente commercializzando i suoi prodotti.
4. Marie Curie - Scoprì il Polonio.
Marie Curie nacque a Varsavia nel 1867 ed è forse la scienziata più famosa di tutti i tempi. È infatti l'unica donna tra coloro che hanno vinto più volte il nobel (e parliamo di quattro persone) e l'unica persona in assoluto a vincerlo in due aree distinte: per la fisica nel 1903 e per la chimica nel 1911.
I suoi studi sulla radioattività hanno rivoluzionato il mondo scientifico e scoprì un elemento che fu chiamato "Polonio", in onore del suo paese d'origine.
5. Melitta Bentz - Inventò alcuni filtri per il caffè.
Melitta Bentz nacque nel 1873 a Dresda fu un'altra casalinga che, sperimentando metodi artigianali dentro casa, finì per inventare un prodotto che commercializzò rendendola ricca. La sua invenzione fu un particolare tipo di filtri da caffè che lo rendevano meno amaro di quello delle normali caffettiere. Brevettò l'idea e divenne un'imprenditrice.
6. Caresse Crosby - Inventrice del reggiseno moderno.
Caresse Crosby fu un'editrice, una scrittrice e un'attivista politica statunitense. Nacque nel 1891 nello stato di New York. Conobbe e frequentò Henry Miller e Anais Nin e scrisse con loro letteratura erotica. È ricordata come colei che ha inventato il reggiseno moderno, un'idea che ebbe a 19 anni e brevettò di lì a poco.
7. Barbara McClintock - Contribuì alle scoperte sul DNA.
Barbara McClintock fu una biologa statunitense. Nacque nel 1902 e a lei dobbiamo la scoperta dei trasposoni, ovvero porzioni di DNA in grado di spostarsi da un cromosoma all'altro. Un passo avanti importantissimo per la scienza genetica che Barbara fece mentre era impegnata a studiare la struttura delle pannocchie di granturco. La scoperta le valse il premio Nobel per la medicina nel 1983.
8. Rita Levi Montalcini - Scoprì il fattore di accrescimento delle fibre nervose.
Presidenza della Repubblica Italiana/Wikimedia
Rita Levi Montalcini fu una neurologa italiana che scoprì il fattore di accrescimento delle fibre nervose, detto NGF. Nata nel 1909 da una famiglia ebrea, sopravvisse alla persecuzione nazifascista e divenne una delle più importanti scienziate del suo paese. Nel 1986 la sua scoperta le valse il Nobel per la medicina. Impegnata anche in politica, nel 2001 divenne senatrice a vita come riconoscimento per i suoi altissimi meriti nel campo scientifico.
9. Hedy Lamarr - Studiò la tecnologia alla base del Wi- Fi.
Se dalla foto vi sembra più un'attrice che una scienziata, avete visto giusto. Hedy Lamarr fu un'attrice austriaca naturalizzata statunitense che iniziò a lavorare nel suo paese negli anni Trenta, per poi spostarsi a Hollywood interpretando molti film negli anni Quaranta e Cinquanta. Solo in tempi recenti si è scoperto il suo apporto nella creazione del "Sistema di Comunicazione Segreta - n. 2 292 387", un progetto che sviluppò insieme a altri membri della comunità austriaca di Los Angeles come supporto militare agli Alleati contro il nazismo.
Oggi si considerano fondamentali le innovazioni di quei tempi anche per la messa a punto di di sistemi come il Wi-Fi.
10. Rosalind Franklin - Descrisse accuratamente la struttura del DNA.
MRC Laboratory of Molecular Biology/
La storia della scoperta del DNA è un giallo intricatissimo in cui molteplici scienziati collaborano tra loro, mentre cercano lateralmente di arrivare per primi al tassello definitivo. Tra questi scienziati ci fu Rosalind Franklin, una chimica britannica che descrisse accuratamente alcune strutture del DNA e, da esperta di raggi X, produsse delle fotografie chiave per la piena comprensione dell'acido desossiribonucleico.
La sua viene ricordata come "la scoperta mancata".
11. Mary Sherman Morgan - Scoprì il carburante con cui fu mandato in orbita il primo satellite americano.
George Morgan/Wikimedia Commons
Se la corsa alla conquista dello spazio è stata spesso descritta come una gara muscolare tra Stati Uniti e Unione Sovietica, non per questo non vi hanno preso parte donne. Mary Sherman Morgan, classe 1921, fu la scienziata che sintetizzò e brevetto l'Hydyne, un carburante in grado di lanciare in orbita il primo satellite americano, Explorer 1. Accadeva nel 1958.
13. Barbara Askins - Studiò le tecnologie di fotografia spaziale.
La fotografia non è solo un'arte, ma anche una tecnologia scientifica che si è affinata nel corso dei decenni. Un punto di svolta lo ha segnato Barbara Askins, chimica statunitense nata nel 1939 e ancora in vita. Per la NASA, sviluppò una tecnica per trattare i negativi di foto sottoesposte e rende visibile dettagli che normalmente sarebbero stati invisibili. Il suo metodo rivoluzionò le fotografie dello spazio e della terra.
14. Gertrude Belle Elion - Premio Nobel per la medicina
Gertrude Belle Elion nacque a New York nel 1918. È impossibile da sottovalutare il suo apporto alla storia della farmacologia e dell'immunologia. Il suo lavoro nel campo della farmacologia è alla base dei moderni trattamenti contro l'AIDS nonché nel campo dei trapianti di organi. Vinse il premio Nobel per la medicina nel 1988.
15. Grace Hopper - Creò uno dei primo linguaggi di programmazione.
Grace Hopper, ufficiale di marina e genio dell'informatica statunitense. Nacque nel 1909 e, all'interno dell'apparato militare USA, si distinse con i primi computer. A lei dobbiamo COBOL, uno dei primi linguaggi di programmazione per computer commerciali che è ancora in uso in alcuni sistemi bancari.
16. Irène Joliot-Curie - Proseguì gli studi della madre.
Si parla spesso di figli d'arte, ma è raro che arrivino al livello dei genitori, soprattutto in campi obiettivi come quello scientifico. È il caso di rène Joliot-Curie, figlia della già citata Marie Curie, che proseguì gli studi della madre, arrivando a scoprire la radioattività artificiale. Le valse il Nobel per la chimica nel 1935.