Ondata di caldo in Gran Bretagna: nei campi appaiono incredibili "sorprese" archeologiche
L'incredibile ondata di caldo che ha colpito la Gran Bretagna, oltre a battere i record di temperature mai raggiunte, ha riportato altro di molto significante. In ambito archeologico sarebbero stati ritrovati, infatti, molti siti ancora nascosti disseminati per tutto il paese. Il merito come già detto è del caldo, ma in che modo è potuto accadere tutto ciò?
via Royal Commission on the Ancient and Historical Monuments of Wales (RCAHMW)
© Crown copyright: Royal Commission on the Ancient and Historical Monuments of Wales (RCAHMW)
Il record di caldo ha portato delle inaspettate scoperte in ambito archeologico in Gran Bretagna. Il più grande periodo di siccità del paese, dal 1976 a questa parte, ha riportato alla luce numerose strutture storiche. In Galles in particolare, la Royal Commission on the Ancient and Historical Monuments of Wales (RCAHMW) ha utilizzato i propri droni per analizzare questo fenomeno noto come "crop marks", analizzabile soltanto dall'alto.
I crop marks sono, in parole povere, dei segni sull'erba lasciati dai siti archeologici sepolti. Ma in che modo può accadere ciò?
© Crown copyright: Royal Commission on the Ancient and Historical Monuments of Wales (RCAHMW)
L'erba in questi punti appare più alta e verde rispetto ai campi intorno, questo è dovuto alla presenza sotto il terreno di antichi insediamenti o fortificazioni. Le strutture erano abitualmente circondate da canali per il drenaggio e per la circolazione dell'acqua, questi nel corso dei secoli avrebbero formato delle porzioni di terreno più nutrienti rispetto a quelle intorno.
Tutto ciò, ovviamente, nei periodi piovosi e non di siccità, non è osservabile se non per l'erba che cresce più velocemente. In questo periodo torrido invece è ben evidente, le piante vanno a ricercare più in profondità queste sostanze nutritive per mantenersi in vita.
© Crown copyright: Royal Commission on the Ancient and Historical Monuments of Wales (RCAHMW)
Quello che è emerso agli occhi della gente comune e degli esperti, sono ovviamente delle strisce di erba stranamente rigogliosa e verde rispetto al resto dei campi. Grazie ai crop marks, sono quindi stati portati alla luce dei punti di riferimento di antichi insediamenti mai scoperti. Un evento inaspettato per gli archeologi, abituati a procedere molto lentamente con le nuove scoperte, che ora invece si ritrovano sommersi dal lavoro. Un incremento di scoperte che non può che renderli felici.
© Crown copyright: Royal Commission on the Ancient and Historical Monuments of Wales (RCAHMW)
Grazie ai crop marks è stato ritrovato un insediamento presumibilmente romano, che potrà dire molto sul dominio sull'isola di questa civiltà. Altre scoperte riguardano invece il medioevo, con una serie di ritrovamenti che potrebbero aiutare gli studiosi a ricostruire quello che da molti è considerato un periodo "buio" della storia.
Non tutto però è stato ritrovato grazie alle vedute aeree dei droni. Alcuni ritrovamenti sono stati rinvenuti grazie al contributo di appassionati di archeologia, che hanno voluto contribuire alla causa.
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Le notizie ormai volano tramite i social media, un'arma in più nelle mani dei "cacciatori di tesori". Nelle scuole verranno fatte lezioni sulla Seconda Guerra Mondiale con l'ausilio di tracce di rifugi antiaerei ritrovati nei campi da gioco, e un insediamento dell'età del bronzo è stato rinvenuto (dal vivo e poi sui social) e fotografato in un parco locale.
In Gran Bretagna impazza quindi la caccia al reperto, rendendo per una buona volta meno amare queste temperature fuori dal normale.