Ecco la più profonda dichiarazione che sia mai stata fatta sull'ambiente
Quella tra i coloni europei e i Nativi americani è una diatriba che ha segnato - e continua a segnare - la storia americana, sia per i toni spesso violenti e grotteschi di cui si è macchiata, sia perché mette a confronto due posizioni opposte sul rapporto tra uomo e ambiente.
A tal proposito vogliamo proporvi le parole con cui nel 1854 il "capo Seattle" della tribù Duwamish rispose al presidente degli Stati Uniti Franklin Pierce che aveva avanzato la proposta di acquistare una parte del territorio indiano con la promessa di istituire una "riserva" per i Nativi.
Tutt'oggi questa lettera è considerata una delle riflessioni più belle mai concepite riguardo alla natura e all'ambiente.
Edward S. Curtis/Library of Congress
"Il presidente da Washington avanza la proposta di comprare la nostra terra. Ma come puoi comprare o vendere il cielo? La terra? L'idea ci sembra davvero strana. Se noi non possediamo la freschezza dell'aria o lo scintillio dell'acqua sotto il sole, come potete voi comprarli?
Ogni parte di questo territorio è sacra per il mio popolo. Ogni brillante ago di pino, ogni spiaggia sabbiosa, ogni angolo di nebbia nei boschi ombrosi, ogni radura ed ogni ronzio di insetti. Tutti sono sacri nella memoria e nell'esperienza della mia gente.
Noi conosciamo la linfa che scorre negli alberi e il sangue che scorre nelle nostre vene. Noi siamo parte della terra e la terra è parte di noi. I fiori profumati sono nostri fratelli. L'orso, il cervo, la grande aquila, questi sono i nostri fratelli. Le creste rocciose, il verde della prateria, il calore del cavallo, e l'uomo, tutti appartengono alla stessa famiglia.
L'acqua luccicante che zampilla nei ruscelli e nei fiumi non è solo acqua, è il sangue dei nostri antenati. Se noi ti vendiamo la nostra terra, tu devi ricordare che è sacra. Ogni riflesso lucido nell'acqua del lago racconta eventi e ricordi della vita del mio popolo. Il mormorio dell'acqua è la voce del padre di mio padre.
I fiumi sono nostri fratelli. Loro placano la nostra sete, trasportano le nostre canoe e danno da mangiare ai nostri figli. Perciò dovresti riservare loro la stessa gentilezza che riserveresti a un fratello.
Se noi ti vendiamo la nostra terra, ricorda che l'aria è preziosa, e che condivide il suo spirito con tutte le creature che tiene in vita. Il vento che ha dato a nostro nonno il suo primo respiro, ricevette anche il suo ultimo alito di vita. Quello stesso vento che dà ai nostri figli lo spirito della vita. Perciò se vendiamo la nostra terra, tu devi preservarla come cosa sacra, come un luogo in cui l'uomo può andare per godere il vento addolcito dai fiori della radura.
Insegnerai ai tuoi figli ciò che noi abbiamo insegnato ai nostri? Che la terra è nostra madre? Ciò che accade alla terra accade a tutti i figli della terra.
Questo è ciò che sappiamo: la terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra. Tutte le cose sono connesse come il sangue che ci unisce tutti. Non è stato l'uomo ad intrecciare la ragnatela della vita, lui è a malapena un filo all'interno di essa. Tutto ciò che lui fa alla tela, lo fa a se stesso.
Una cosa noi sappiamo: il nostro Dio è anche il tuo Dio. La Terra è preziosa, e danneggiarla vuol dire mostrare disprezzo nei confronti di chi l'ha creata.
Non sappiamo cosa accadrà domani. Cosa succederà quando tutti i bisonti saranno stati abbattuti e tutti i cavalli domati? Cosa accadrà quando tutti gli angoli segreti della foresta saranno pieni di uomini, quando le colline saranno deturpate? Dove saranno gli alberi? Spariti! Dove sarà l'aquila? Sparita! In quel momento smetteremo di vivere, e inizieremo a sopravvivere.
Quando l'ultimo pellerossa sarà scomparso e la sua memoria sarà solo l'ombra di una nuvola che corre nella prateria, queste foreste e queste spiagge saranno ancora qui? Ci sarà ancora da qualche parte lo spirito della mia gente?
Noi amiamo questa terra come un neonato ama il battito del cuore di sua madre. Perciò, se te la vendiamo, amala come l'abbiamo amata noi. Prenditene cura, come abbiamo fatto noi. Tieni a mente il ricordo della terra così come l'hai ricevuta. Proteggila e consegnala ai tuoi figli. E amala, come Dio ama noi.
Come noi siamo parte della Terra, così tu sei parte della Terra. Essa è preziosa per noi, proprio come è preziosa per te. Una cosa sappiamo - esiste un solo Dio. Nessun uomo, di qualunque colore sia la sua pelle, può essere escluso. In fondo, siamo tutti fratelli."