Inventò la bevanda più famosa al mondo ma morì poverissimo: ecco la storia di Mr. Coca-Cola

di Alberto Ragazzini

15 Agosto 2018

Inventò la bevanda più famosa al mondo ma morì poverissimo: ecco la storia di Mr. Coca-Cola

La Coca-Cola è la bevanda più conosciuta al mondo, con il suo marchio divenuto storico nel corso degli anni e iconico, tramite le sue famose bottigliette di vetro. Ma siete a conoscenza di come sia stata inventata la bevanda più famosa al mondo? Questa storia parla di John Pemberton, il suo inventore, di come ha creato la formula segreta della bibita, del perché e soprattutto di come sperava che questa miscela potesse salvargli la vita.

justiny8s/Flickr

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La Coca-Cola è una bibita analcolica inventata l'8 maggio 1886 da John Pemberton ad Atlanta, in Georgia. Questo è la parte della storia che probabilmente tutti conoscono, ma il motivo per cui fu inventata per molti è ancora ignoto. Occorre fare qualche passo indietro, a quando il suo inventore partecipò alla Guerra Civile Americana, con l'esercito Confederato. John Pemberton, prese parte alla battaglia di Columbus nel 1865,quella che è considerata lo scontro finale della guerra. In questa battaglia l'uomo fu ferito gravemente e venne poi salvato dai medici di campo. 

È questo il punto cruciale di questa storia, fondamentale per la scoperta che venne fatta poi. Pemberton infatti riuscì a recuperare dalla ferita, ma essendo stato curato grazie anche all'aiuto della morfina, usata come anti dolorifico, l'uomo ne diventò dipendente. Proprio per cercare di superare questa dipendenza, il medico e farmacista, iniziò a creare delle bevande inizialmente alcoliche a base di vino di cola. Nel 1866, iniziò a commercializzare una bevanda chiamata Pemberton's French Wine Coca, un drink alcolico prodotto all'interno della sua farmacia.

Ben Franske/Wikimedia

Ben Franske/Wikimedia

La bevanda era pubblicizzata come antidolorifica, afrodisiaca e antidepressiva, tanti rimedi che però non riuscirono a curare la dipendenza del suo inventore. Nonostante ciò, ottenne comunque un discreto successo fino  a quando non ci fu la seconda svolta necessaria per permettere la realizzazione dell'odierna Coca-Cola. 

Nel 1886, 30 anni prima del Proibizionismo, la contea di Atlanta emanò una legge che vietava la produzione, l'acquisto e la vendita di alcolici per i residenti. Era necessario modificare e far diventare la wine coca analcolica. Pemberton ci riuscì grazie al suo amico farmacista Willis E. Venable, insieme i due crearono una primordiale Coca-Cola. Come per ogni invenzione rivoluzionaria che si rispetti, anche il fato ci mise lo zampino. Infatti i due crearono uno sciroppo pensato inizialmente come medicina, soltanto grazie a Pemberton che ci fece cascare accidentalmente dell'acqua gassata, venne fuori la bevanda che noi tutti conosciamo.

Intuita la potenzialità della bibita, i due farmacisti la iniziarono a commercializzare raccogliendo però non molto successo. Le condizioni fisiche di Pemberton continuarono a peggiorare sempre di più dopo aver inventato la rivoluzionaria bevanda. Continuò ad assumere ingenti quantitativi di morfina, tanto che fu costretto a vendere parte delle quote dell'azienda per ripagare i debiti causati dalla sua dipendenza. 

Allen/Flickr

Allen/Flickr

Dopo aver dato fondo a tutti suoi risparmi e ormai sempre più ammalato, morì nel 1888 a causa di un tumore allo stomaco. L'uomo riusci ugualmente a lasciare qualche quota della società al figlio Charles, che però le vendette quasi subito per non avere l'onere dell'azienda sulle sue spalle. Il figlio morì sei anni dopo, nel 1984, anche lui dipendente dalla morfina. Nessun Pemberton riusci mai a vedere quindi, il successo della Coca-Cola.

Nel frattempo la bibita prese il definitivo e odierno nominativo, per merito di Frank Mason Robinson, socio di John Pemberton. Le sorti della società passarono nella mani di Asa Griggs Candler che comprò formula e società per soli 2300$, portando il marchio fino a dove è arrivato oggi.

Quella che per i Pemberton è stata una maledizione, ha significato per altri una miniera d'oro e una scoperta rivoluzionaria per il mondo. Il merito senza ombra di dubbio va al suo inventore, che sicuramente preferirebbe essere ricordato soltanto per quello che ha inventato e non per il perché.