Secondo i pediatri, sono solo 8 le cause di rabbia nei bambini: ecco quali sono e come evitarle
Un bambino che mette il broncio può diventare un grattacapo; se poi il broncio si trasforma in rabbia, magari espressa con urla e pugni e piedi battuti per terra, allora l'istinto iniziale sarebbe quello di mettersi al riparo. Abbandonato quel primo impossibile impulso, la cosa migliore da fare è sedersi e cercare di risolvere il problema, riportando il bambino alla calma. Come?
Innanzitutto individuando la causa della sua rabbia: ve ne elenchiamo otto che generalmente fanno esplodere i vostri bambini, e i modi per ritrovare la pace.
Le otto più comuni cause di rabbia
Premesso che ogni bambino è un mondo a sé, e che perciò possono esservi cause molto più specifiche e contingenti, ve ne sono otto che si ripropongono frequentemente:
- Impotenza. Chiaramente nel senso di non potere e non riuscire, è uno dei principali motivi scatenanti i capricci infantili, una sensazione frustrante, ma anche temporanea. In questo caso è importante far capire e accettare al bambino che non si può ottenere sempre tutto ciò che si desidera.
- Inganno. Quando il bambino ha delle aspettative che poi non trovano riscontro nella realtà, si sente ingannato, e ben presto la delusione si traduce in rabbia.
- Tristezza. Se non adeguatamente riconosciuta ed affrontata, la tristezza può non essere accettata e condurre a comportamenti di rabbia. Generalmente la tristezza deriva da un affetto negato, che sia l'amico con cui litiga oppure non sentirsi abbastanza amati.
- Paura. Un bambino spaventato spesso reagisce con scatti d'ira. La paura è normalmente associata al timore di perdere qualcosa. Pensiamo ad esempio al primo giorno di asilo di un bimbo: la paura che i genitori non tornino a riprenderlo può portarlo ad eccessi di rabbia.
5. Impazienza. Generalmente i bambini non sono dotati di grande pazienza: se vogliono qualcosa si aspettano di ottenerlo subito. In questo caso è necessario educare i bambini alla pazienza, ad esempio attraverso giochi ed attività di gruppo.
6. Insicurezza. Un bambino con una bassa autostima o mancanza di fiducia nelle proprie capacità prova rabbia verso se stesso: vorrebbe fare qualcosa che però non riesce a fare. La conseguente delusione lo conduce facilmente ad arrabbiarsi.
7. Emozioni incomprese. I bambini possono provare una sensazione di disagio senza però essere in grado di identificarne la causa, né di spiegare cosa provano; da qui può scaturire la rabbia.
8. Vecchie ferite aperte (in senso metaforico). Se il bambino non è riuscito a superare un evento per lui doloroso, questa ferita può riaprirsi in qualunque momento senza che li stesso sia in grado di riconoscerne la ragione, e questa sensazione lo fa arrabbiare.
Come aiutare un bambino a superare la rabbia
A meno che non si tratti di un capriccio - ed in quel caso, mai arrendersi al ricatto emotivo! -, ecco come aiutare un bambino ad affrontare la rabbia e calmarsi:
1. Aiutarlo ad identificare la rabbia. Alle volte il bimbo può essere annebbiato da una sensazione di disagio e malessere, senza essere in grado di capire che è arrabbiato. In questo caso è utile ricorrere a formule capaci di individuare la fonte del suo male, come: "So che ti senti arrabbiato e ti senti male..."
2. Descrivere la sua emozione. Una volta che il bambino ha capito di essere arrabbiato, è importante aiutarlo a descrivere l'emozione che prova, anche con delle immagini come" senti una rabbia dentro, come un pallone che si gonfia troppo e sta per esplodere"
3. Superare l'emozione. La rabbia è un'emozione di base e spesso risponde a desideri frustrati; di conseguenza non è un male, ma un segnale per poter riconsiderare e modificare alcuni modelli o comportamenti. Per aiutare il bambino a liberarsi della rabbia, una volta che l'abbia riconosciuta, sono utili delle tecniche di rilassamento, che giochino sull'evasione mentale e/o la respirazione.
Non pensiamo che i bambini debbano essere più perfetti di quanto non lo siamo noi adulti: non dimentichiamoci che come noi possono avere dei momenti di debolezza e che inoltre non possono contare sull'esperienza pregressa!