La calvizie si può curare: una nuova terapia tutta italiana ha dato risultati sorprendenti
I capelli sono da sempre considerati come un simbolo di forza e di bellezza, e per colpa di questo motivo la caduta è vissuta da molte persone come un dramma personale. Per risolvere questo problema, i rimedi studiati nel corso degli anni sono tanti quanto inefficaci, ad esclusione del gesto estremo del trapianto. Un team di ricerca tutto italiano sembra però aver trovato un possibile rimedio a questo problema tipico di chi è afflitto da alopecia androgenetica, e non solo...
Perdere i capelli è un destino che molte persone devono per forza accettare. Molte terapie sono state provate per rimediare a questo problema, che colpisce uomini e donne e che per molti rappresenta un vero dramma. Vista anche l'implicazione psicologica che spesso comporta, si cerca da anni di trovare un rimedio al quale sembra essere finalmente arrivato un team di ricerca tutto italiano.
Recentemente i ricercatori dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata Irccs di Roma (Idi), hanno segnato un punto di svolta nella cura contra la calvizie. Grazie a questa ricerca, è stata raggiunta una percentuale molto alta di successo, pari all'80% dei pazienti, trattati grazie a un'innovativa terapia che consiste in una cura biologica e cellulare basata sull'infiltrazione di derivati del sangue. Lo studio pubblicato dalla rivista americana Dermatologic Surgery, mette in evidenza l'importanza delle piastrine e di altre proteine presenti all'interno del sangue, concentrate grazie a uno speciale processo. Quello che ne deriva, è un derivato chiamato PRF, che non è altro che plasma ricco di piastrine, globuli bianchi e fibrina.
La ricerca è stata condotta su 168 pazienti, 102 uomini e 66 donne affetti da alopecia androgenetica, a cui è stato prelevato un campione di sangue. Il plasma ricco di piastrine, globuli bianchi e fibrina, è stato diviso dal resto del sangue per poi essere iniettato nelle zone colpite dalla caduta dei capelli. Non sono stati osservati particolari effetti collaterali, se non un leggero gonfiore in alcuni casi per 48-72 ore sulla zona interessata, sparito nelle ore successive. Questo applicativo, afferma Giovanni Schiavone, primo autore dello studio con la sua equipe, potrebbe essere usato anche nei casi di caduta dei capelli dovuto ai trattamenti terapeutici.
La tecnica appena descritta fa parte della medicina rigenerativa, già usata per contrastare altre malattie. La cura può essere ripetuta diverse volte e ha riscontrato miglioramenti anche in casi di alopecia più acuta. Il trattamento può essere eseguito soltanto in Italia presso l'unità medica rigenerativa dell'Idi di Roma. I prezzi sono ancora molto alti, probabilmente è ancora proibitivo per molti. Considerato però il costo di molti prodotti specifici anti caduta spesso inefficaci, potrebbe essere conveniente provare questo metodo dall'alto tasso di riuscita.
Per approfondire: http://www.ansa.it/