Ricercatori italiani scoprono in Egitto il formaggio più antico del mondo: ha 3000 anni

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di Claudia Melucci

23 Agosto 2018

Ricercatori italiani scoprono in Egitto il formaggio più antico del mondo: ha 3000 anni

Possiamo immaginare facilmente che la produzione di formaggio risalga ad tempi remoti, anzi ne siamo certi: la più antica testimonianza è costituita da una tavoletta sumera in bassorilievo - chiamata Fregio della Latteria - su cui sono riportate alcune scene tipiche della lavorazione del latte.

Gli archeologi dell'Università di Catania in collaborazione con quelli dell'Università del Cairo, hanno però trovato un reperto che, sebbene sia più recente del Fregio, ha dell'eccezionale: una giara contenente un vero e proprio formaggio, vecchio di 3 mila anni. 

Università di Catania e dell’Università del Cairo

Università di Catania e dell’Università del Cairo

Il formaggio è stato ritrovato in una giara, nei pressi della necropoli Saqqara. Il sito fu scoperto per la prima volta nel 1885, quando furono prelevati numerosi reperti destinati poi in diversi Paesi (Olanda, Stati Uniti, Italia ed Egitto), ma la noncuranza la lasciò sprofondare di nuovo nelle sabbie del deserto. La necropoli fu riscoperta di nuovo nel 2010, insieme alla giara contenente la misteriosa sostanza.

All'interno di una delle giare incastonate nelle mura portanti della necropoli, gli archeologi hanno osservato una massa biancastra solida, coperta da un panno. Gli esami chimici hanno rilevato la presenza di peptidi esclusivi dei bovini e di altri ovicaprini. Si tratta dunque di un formaggio, o meglio il formaggio più antico del mondo.

Università di Catania e dell’Università del Cairo

Università di Catania e dell’Università del Cairo

Sebbene non si possa scendere troppo nei dettagli, gli scienziati hanno saputo comunque ricavare delle curiosità a riguardo: per certo si sa che è un formaggio misto di mucca, pecora e capra, che anche all'epoca doveva essere solido, non quindi come uno yogurt o un kefir, e che aveva un sapore molto acido. Si sa anche che gli egiziani non sottoponevano a pastorizzazione il latte con cui producevano il formaggio.

Il fatto di non pastorizzare il latte spiega il motivo per cui nella massa biancastra sono state trovate tracce di brucellosi, un parassita che provoca febbre e complicanze al cuore e ai testicoli, oltre a tutta una serie di dolori muscolari. Nell'antico Egitto, però, la brucellosi era più che frequente.

Proprio quest'ultimo aspetto esclude completamente la possibilità di poter assaggiare il formaggio: sì, perché c'è stato qualcuno che ha avanzato l'assurda richiesta di poter mangiare il reperto archeologico. Pare che vada di moda 'santificarsi' bevendo o mangiando cose risalenti all'epoca egiziana: altrettanto recente è la pretesa di alcuni di poter bere il liquido rosso in cui sono state trovate immerse alcune mummie di un misterioso sarcofago in granito nero. Chiaramente anche questa proposta folle è stata respinta. 

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