Una gigantesca nave "fantasma" riappare dopo 10 anni e i pescatori rimangono atterriti
Le navi cosiddette "fantasma", che appaiono e scompaiono all'improvviso nell'immensità degli oceani, sono uno dei soggetti che più hanno affascinato la letteratura e l'immaginario di tutti i tempi. Spesso sono associate al mondo dei pirati, e portano con sé leggende da far rabbrividire anche il più esperto dei marinai.
Sarà probabilmente per questo che alcuni pescatori, dopo essersi imbattuti in una gigantesca nave arenata su un banco di sabbia al largo delle coste del Myanmar, non hanno potuto che rimanere atterriti. Sulla nave regnava un silenzio surreale, nonostante le sue condizioni strutturali non sembrassero compromesse: solo grazie all'intervento delle autorità è stato possibile risolvere il mistero.
La "nave fantasma", oltre a non presentare traccia di presenza umana, non trasportava merci ed era lunga ben 180 metri: una dimensione sufficiente a trasformarla in una visione terrificante. Su un fianco riportava però il suo nome, e ciò ha permesso di risalire alla sua storia: si trattava del cargo Sam Rataulangi PB1600.
Grazie alle autorità intervenute, il mistero è stato svelato: circa 10 anni prima, l'enorme cargo aveva accusato un guasto. Era perciò stato svuotato, e il rimorchiatore 'Independence' lo aveva preso in carico per trainarlo verso la sua destinazione. Le condizioni climatiche, però, avevano altri programmi: a causa del maltempo l'operazione si rivelò impossibile, e dell'enorme nave si persero le tracce nel 2009; fu inghiottita dalle tenebre dell'oceano, vagando chissà dove per quasi una decade prima di fare la sua spaventosa apparizione.
Non sappiamo quali rotte abbia seguito in quegli anni, non sappiamo se qualcuno vi sia salito sperando in un facile bottino o se sia rimasta totalmente isolata nelle vastità oceaniche. Tutto ciò che sappiamo è che, probabilmente, le leggende sulle navi fantasma da oggi ci sembreranno un po' più vere.