Occhio bionico: i ricercatori ricreano i recettori di luce con una stampante 3D
La nuova frontiera della tecnologia sembrano essere le stampanti 3D, foriere di grandi promesse e speranze in molteplici settori - dall'edilizia all'industria dell'intrattenimento, fino all'ingegneria tissutale.
Proprio in questo ambito la ricerca di un gruppo di ricercatori dell'Università del Minnesota pubblicata su Advanced Materials prospetta la possibilità di una rivoluzionaria ed importantissima applicazione: la creazione di un "occhio bionico", capace di ridare la vista ai ciechi.
Il team di scienziati che nel 2013 era riuscito a stampare un'orecchio bionico, stavolta ha creato dei recettori di luce su una superficie semisferica utilizzando una stampante 3D.
Innanzitutto sono stati in grado di stampare l’elettronica su una superficie curva: l’inchiostro a base di particelle d’argento, usato nella stampante 3D personalizzata, è rimasto in posizione e si è asciugato in modo uniforme invece di colare via; quindi sono stati impiegati materiali polimerici semiconduttori per stampare fotodiodi, che convertono la luce in elettricità con un'efficienza del 25% . Tutto nel giro di un'ora.
Certo, come afferma McAlpine, co-autore dello studio e professore associato di ingegneria meccanica all’Università del Minnesota, la strada da percorrere è "lunga, ma i nostri semiconduttori stampati in 3D stanno iniziando a dimostrare che potrebbero potenzialmente rivaleggiare con l’efficienza dei dispositivi fabbricati in strutture tradizionali”. Personalmente, tuttavia, McAlpine è molto motivato, avendo una madre cieca da un occhio che si aggiorna spesso su quando potrà averne uno bionico.
Pertanto, la ricerca prosegue : per prima cosa si dovrà creare un prototipo con recettori di luce più numerosi ed efficienti; quindi bisognerà trovare un modo per stampare su un materiale semisferico morbido che possa essere impiantato in un vero occhio.