Un contadino parcheggia l'auto nel luogo "sbagliato" e scopre una tomba di 3.500 anni fa
Un contadino residente nel nord dell'isola di Creta, precisamente nella regione di Ierapetra, ha fatto ad agosto del 2018 una scoperta incredibile: a sua insaputa, una tomba di 3.400 anni fa risalente all'ultimo periodo della civiltà minoica, si trovava sotto il suo uliveto. A quanto pare, la perdita presente in un tubo di irrigazione ha indebolito il terreno sovrastante la camera di sepoltura: quando l'uomo ha avvicinato la sua macchina ad un ulivo per parcheggiarla all'ombra, il peso e le vibrazioni hanno fatto collassare il suolo.
Dopo aver fatto capolino nell'apertura larga circa un metro, il contadino si è subito reso conto che non si trattava di una tana di volpe, ed ha avvertito immediatamente le autorità.
via news.artnet.com
Sepolti in un periodo stimato tra il 1.400 e il 1.200 a.C., due uomini hanno riposato indisturbati all'interno dei loro sarcofagi di argilla, circondati da dozzine di effetti personali. La tipologia della sepoltura e le colorazioni degli oggetti ritrovati fanno ipotizzare uno status sociale medio-alto.
La tomba, che sprofonda nel terreno per tre metri, è rimasta celata ai tombaroli, e ciò ha permesso agli oggetti di arrivare fino a noi in uno stato di conservazione pressoché perfetto.
A mantenerla al riparo dai cercatori di tesori sotterranei è stato forse anche un aspetto "storico": molti ritengono che la civiltà minoica si sia concentrata nella regione pianeggiante dell'isola e che non vi fossero stanziamenti nella regione montuosa di Ierapetra. La scoperta, già sensazionale di per sé, potrebbe anche costringere gli studiosi a rivedere questa convinzione.
Al momento non sappiamo molto degli individui sepolti all'interno, ma le autorità sono fiduciose di riuscire a scoprire molto sulla loro storia e sul ceppo famigliare di appartenenza.
Per il momento non ci resta che ammirare questa affascinante scoperta: a quanto pare la civiltà minoica, scomparsa molto rapidamente forse a causa di eventi naturali catastrofici, sembra aver ancora molto da raccontare ai posteri.