Gli astronauti stanno scattando foto dell'uragano Florence, e sono più spaventose di quanto immaginiate
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La vita ai tropici non è sempre da sogno; soprattutto quando incombono i cicloni, come quello che sta per arrivare negli Stati Uniti.
L'uragano Florence è atteso tra giovedì sera e venerdì mattina in Carolina, dove le autorità hanno già emanato l'ordine di evacuazione per 1,7 milioni di persone. Infatti, nonostante nelle ultime ore sia stato declassato da categoria 4 a 2, il National Hurricane Center teme inondazioni catastrofiche simili all'uragano Kathrina del 2005.
E, a guardare le immagini catturate dall'ISS - International Space Station - non si può che essere impressionati da Florence; e non solo. Altri pericoli si profilano all'orizzonte.
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Anche a più di 400 km di altezza, l'uragano Florence fa paura. Parola di Alexander Gerst e Ricky Arnold, due astronauti della NASA in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale, che hanno avvistato il ciclone in arrivo sulla costa orientale degli Stati Uniti, e lo hanno fotografato, postando le immagini su Twitter.
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Formatosi in mare, per l'accumularsi di aria calda ed umida tipica della stagione, l'uragano Florence è così grande - 800 km di larghezza - che è stato necessario un obiettivo super qrandangolare per catturarne le immagini.
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Non solo. Grazie ad un teleobiettivo a grande potenza è riuscito a ingrandire l'occhio del ciclone.
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"Hai mai fissato l'occhio spalancato di un uragano di categoria 4?" ha detto Gerst. "È agghiacciante, anche dallo spazio."
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Eppure, l'interno dell'occhio, da questa altezza, sembra un luogo di relativa calma.
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Questa vista obliqua del ciclone, catturata da Arnold, mostra le sue bande esterne a poca distanza da Cape Hatteras, nella Carolina del Nord - vicino a dove l'occhio potente della tempesta potrebbe atterrare.
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Tuttavia, i due astronauti ed i loro colleghi hanno avvistato altre due grandi tempeste nell'oceano Atlantico: l'uragano Helene e la tempesta tropicale Isaac. E non sono i soli.
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Gli uragani Florence, Helene ed Isaac sono infatti solo tre delle nove tempeste potenzialmente pericolose che minacciano di abbattersi sui tropici, con effetti devastanti.
Storm 95L è in rotta di collisione per i Caraibi; l'uragano Olivia è diretto verso le Hawaii, mentre la tempesta tropicale Paul si abbatterà sulla costa occidentale del Messico.
Invece, Storm 91W, Typhoon Mangkhut e Storm 27W sembrano dirigersi verso il Sud-est asiatico mentre si allineano nel Pacifico occidentale.
Phil Klotzbach, ricercatore di scienza atmosferica presso la Colorado State University, ha dichiarato di essere "sorpreso di vedere il Pacifico e l'Atlantico attivi allo stesso tempo".
Forse una concausa è da rintracciarsi nel riscaldamento globale, come sostengono i ricercatori del Weizmann Institute of Science, Rehovot, Israele.
Nel frattempo, non resta che mettersi al riparo.