Medici fotografati prima e dopo un turno di 24 ore al pronto soccorso: ecco il vero volto della medicina
Chiunque lavori nelle corsie d'ospedale o abbia un famigliare o un amico impiegato in questo ambito, lo sa benissimo: quello dell'infermiere o del medico non è certo un lavoro facile, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Se dovessimo infatti assegnare una medaglia al valore di una delle classi lavorative che più si spende per il benessere della società, probabilmente sceglieremmo i dipendenti sanitari. I loro turni sono spesso massacranti, la paga - se escludiamo i piani alti - è di solito poco appetitosa, il peso psicologico delle situazioni che si vivono è enorme.
Leticia Ruiz Rivera, un medico specializzando spagnolo con la passione - e un innegabile talento - per la fotografia, ha creato un progetto fotografico per raccontare proprio questi affascinanti e delicati aspetti.
L'idea era quella di fotografare i suoi colleghi all'arrivo in ospedale e dopo un turno di 24 ore in pronto soccorso, per mostrare i "segni" che un lavoro logorante come questo può lasciare sul volto e nell'anima di una persona. All'appello hanno risposto circa 40 medici specializzandi, i cui ritratti sono andati a comporre la serie "Límites" (Limiti) che vi presentiamo di seguito.
Tutte le immagini sono state scattate nel reparto di Medicina Interna dell'Ospedale San Cecilio di Granada (Spagna), in cui il medico-fotografo presta il suo servizio. Non potendo fotografare i pazienti, Letizia ha voluto così ritrarre in modo sottile e delicato storie di sofferenza, di fatica e di precariato, ma anche di dedizione e determinazione. I volti che emergono dalla serie di ritratti doppi (di cui fa parte lei stessa) sono il simbolo più alto della filantropia e della passione per il lavoro.
Adesso vi lasciamo alle rughe di stanchezza, agli sguardi tesi, alle espressioni esauste ma piene di speranza di questi ragazzi che senza esagerazione ci sentiamo di etichettare come "eroi del nostro tempo".