In Germania sono partiti i primi due treni ad idrogeno: sono gli unici in tutto il mondo
L'accordo di Parigi, stipulato a livello globale, è un modo per garantire la cooperazione degli stati nell'ammodernamento delle tecnologie a favore di quelle green. Ma non è più il termine ultimo concesso dall'accordo a pesare sulle coscienze dei governi, quanto gli evidenti segni del cambiamento climatico, ormai divenuti tangibili in ogni angolo del globo.
Un importantissimo passo in avanti, unico nel suo genere in tutto il mondo, è l'introduzione di treni alimentati ad idrogeno che la Germania ha finalmente reso una realtà.
I pendolari della Bassa Sassonia potranno usufruire di due treni ad idrogeno di ultima generazione che producono zero emissioni. Ad avere rilevanza non è al momento il contributo reso dai treni alla tutela dell'ambiente, quanto la portata dell'investimento e della rivoluzione in ambito dei trasporti pubblici.
L'azienda produttrice è la Alstom e il nome del modello è Coradia iLint: questi treni sono dotati di una cella a combustibile che converte l'idrogeno e l'ossigeno in energia elettrica. La tratta coperta è quella che collega Cuxhaven, Bremerhaven, Bremervörde e Buxtehude.
I treni saranno autonomi per l'intera giornata di servizio, potendo percorrere circa 1000 chilometri con un solo 'pieno'. Entro il 2021 saranno installate delle stazioni di rifornimento fisse presso le fermate del sistema regionale dei trasporti EVB: entro quella data, inoltre, la Alstom consegnerà altri 41 treni Coradia iLint ed allora la la rete EVB potrà dirsi interamente ad idrogeno.
La Germania è dunque un faro nell'ammodernamento dei trasporti pubblici a vantaggio della tecnologia e della tutela ambientale: già altri paesi hanno inviato richieste di informazioni alla Alstom, tra cui anche le regioni Toscana e Trentino.