La spada nella roccia si trova in Italia: un paesino della Toscana custodisce un enigma che dura da secoli
Tutti conosciamo la leggenda della spada nella roccia che, secondo la tradizione, corrisponde alla più nota delle spade di re Artù: l'Excalibur. In pochi sanno però che in Italia esiste una misteriosa spada conficcata nella roccia, attorno alla quale ruotano da secoli miti e leggende.
Si trova nel comune di Chiusdino, in provincia di Siena, paesino di meno di duemila anime, ricco di monumenti dal grande valore storico. L'Eremo di Montesiepi – in cui si trova la spada – è sicuramente uno di questi.
L'eremo di Montesiepi
Anche noto come Rotonda di Montesiepi, si tratta di un edificio a pianta circolare ricco di elementi riconducibili al simbolismo. Fu costruita in seguito alla morte di San Galgano, in corrispondenza della capanna in cui trascorse l'ultimo anno della sua vita.
San Galgano era un giovane nato a Chiusdino che, a seguito di ripetute visioni religiose, decise di ritirarsi a vivere in una capanna nei pressi di Montesiepi. Prima di iniziare la vita da eremita compì un gesto destinato a giungere fino ai giorni nostri: decise di rinunciare alla vita di cavaliere, piantando con forza la sua spada nel terreno.
Questa spada è visibile ancora oggi nell'Eremo, consacrato ufficialmente nel 1185.
La storia di Montesiepi si lega alla leggenda del Santo Graal, il calice da cui Gesù bevve nell'ultima cena e nel quale venne raccolto il suo sangue dopo la crocifissione. La leggenda vuole che il Santo Graal arrivò qui, a Montesiepi, protetto dalla spada del santo. In effetti la forma dell'Eremo, a pianta circolare, ricorda a molti la forma di una coppa rovesciata: non solo, molti sostengono che il Santo Graal – o qualcosa correlato ad esso – sia ancora nei sotterranei, ai quali si accede spostando una pietra nascosta che ancora nessuno è mai riuscito ad individuare.
Gli scavi per ispezionare i sotterranei non sono mai stati approvati e ad oggi il loro contenuto è del tutto ignoto.
Oltre alla camera vuota sottostante il pavimento, la Rotonda – chiamata così per la sua forma – nasconde altri misteri e simboli. La cupola riporta sei cerchi concentrici, un motivo ricorrente nel simbolismo pagano. Inoltre, in corrispondenza della cappella, è presente un affresco alquanto ambiguo: una Madonna con tre mani, due delle quali reggono Gesù, mentre l'ultima tiene un bastone. Una scelta del pittore che gli studiosi non hanno saputo ancora decifrare.
Infine, l'enigma del luogo si riaccende ad ogni solstizio d'estate, il 21 giugno: un fascio di luce penetra nella monofora dietro all'altare e illumina diverse parti della chiesa, fino a posarsi sulla spada di San Galgano.
La Rotonda di Montesiepi è aperta al pubblico gratuitamente, ogni giorno dalle ore 9.00, ad eccezione della domenica in occasione della messa.
Un luogo sicuramente da visitare!