L'Italia anticipa l'Europa e vieta bottiglie e stoviglie di plastica usa e getta: in arrivo il disegno di legge
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Si chiama Salva mare il disegno di legge proposto dal ministro dell'ambiente Sergio Costa, che vuole tutelare il mare che bagna per due terzi il nostro paese. Il Mar Mediterraneo è un mare abbastanza chiuso, quindi con un ricambio idrico minimo, che risente enormemente dell'inquinamento della plastica in acqua.
Il disegno è coerente con il programma europeo volto ad escludere man mano la plastica – almeno quella usa e getta – dal consumo, ma l'Italia si è distinta per aver anticipato i tempi di messa al bando.
Ecco in cosa consiste il disegno di legge.
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Il ddl Salva mare interesserà tutti quei prodotti di plastica usa e getta che sono enormemente frequenti nel quotidiano di ognuno di noi e che risultano essere alla base dell'inquinamento dei mari: stoviglie di plastica, cannucce, cotton fioc, imballaggi…
Già altri paesi hanno provveduto all'esclusione di cotton fioc e cannucce di plastica – gli "usa e getta" per eccellenza –, come la California e il Regno Unito. L'Europa si è mostrata arrugginita nell'adeguarsi all'urgenza ambientale più volte ribadita, tant'è che ha stabilito il termine di scadenza entro il quale dovrà essere garantita l'esclusione delle plastiche usa e getta al 2021: un periodo temporale che non tiene conto dell'impellenza della situazione ambientale.
L'Italia però, come è già accaduto altre volte, ha dimostrato di saper essere ben più intraprendente: il ministro Costa ha infatti annunciato che, parallelamente alle direttive stabilite al Consiglio Europeo, il nostro paese anticiperà alcune scadenze, decidendo di sposare a pieno un piano che migliori la situazione dei nostri mari e delle nostre terre.
Dopo la messa al bando dei sacchetti di plastica ad uso alimentare nei supermercati, si continuerà con l'esclusione graduale dei cotton fioc (a partire dal 1° gennaio 2019) per poi passare all'esclusione dei cosmetici esfolianti contenenti microplastiche (dal 1° gennaio 2020).
Ma il ddl Salva mare promette di fare anche qualcosa in più per cercare di ripristinare lo stato di salute dei nostri mari: si è proposto di stabilire una collaborazione con i pescatori che conferiranno i rifiuti plastici pescati in mare durante le battute nelle isole ecologiche che saranno costruite all'interno dei porti stessi.
Fonte:
https://documenti.camera.it/leg18/resoconti/assemblea/html/sed0060/stenografico.pdf