La leggenda dell'amore tra Cristalda e Pizzomunno e i suoi legami con il famoso faraglione pugliese

di Francesca Torino

01 Novembre 2018

La leggenda dell'amore tra Cristalda e Pizzomunno e i suoi legami con il famoso faraglione pugliese

Sulle coste pugliesi del borgo di Vieste si trova un faraglione, alto circa 25 m, molto particolare e chiamato Pizzomunno. Di notte, infatti, quando i raggi lunari lo colpiscono, diviene di un colore quasi luminescente, quasi da far sembrare questo gigantesco monolite abitato da un'anima tormentata. Mentre, durante le notti buie, pare scomparire, tanto è scuro. Probabilmente, è proprio per questa sua straordinaria capacità di riflettere la luce, che su questo faraglione sia nata una leggenda, che racconta la storia d'amore tra due giovani amanti.

onaitsabes/pixabay

onaitsabes/pixabay

Si dice, che nell'antichità Vieste fosse stata popolata principalmente da pescatori, che vivevano vicino il litorale. Tra questi, spiccava un giovane per la sua bellezza e il suo vigore, Pizzomunno, circondato dalle attenzioni di tutte le ragazze del posto. Il giovane, però, nella sua vita aveva solo che due amori: il mare e la bellissima Cristalda, che contraccambiava i suoi sentimenti. I due si vedevano tutte le sere in riva al mare per stare un po' insieme.

Il loro amore era invidiato da molti a Vieste e anche da qualcun altro. Infatti, anche le sirene erano innamorate di Pizzomunno e cercavano di ammaliarlo con il loro canto e di provocarlo con il loro corpo nudo, ogni volta che il giovane era in mare. I loro tentativi erano, però, tutti vani. Il ragazzo era cieco alla loro tentazione e sordo alla loro musica, e questo suo atteggiamento faceva crescere in loro, sempre di più, un sentimento di vendetta nei confronti della giovane Cristalda.

Delaware Art Museum/Wikimedia

Delaware Art Museum/Wikimedia

Le sirene escogitarono, così, un piano per separare i due amanti. Una notte, mentre i due se ne stavano sulla spiaggia ad amoreggiare, comparvero queste creature marine e trascinarono via con la forza la balla fanciulla, incatenandola e trascinandola con loro in fondo al mare. Pizzomunno tentò in tutti i modi di riprendersi la donna amata, ma senza alcun successo. Cadde in una profonda disperazione che lo pietrificò, trasformandolo proprio in quel grande faraglione che prende il suo nome. Cristalda, che dalla sua prigionia vide cosa era successo al suo amato, iniziò a piangere così tanto da mutare la propria forma umana in quella di un corallo rosa, da cui uscivano dei lamenti.

Le sirene rimasero colpite da quanto era accaduto ai due amanti e si impietosirono, decidendo di concedere loro di potersi riabbracciare una notte ogni cento anni. E così, da allora e solamente per poche ore, Pizzomunno ritorna uomo dalla pietra mentre Cristalda riemerge dagli abissi con le sue sembianza di donna.

Si dice che, se si passeggia sulla spiaggia di Vieste la notte del 15 agosto e si ha l'impressione che il faraglione non sia lì, vuol dire che quella è la notte in cui Pizzomunno è tornato uomo per stare con la la propria amata. Si crede anche che se si gira attorno al monolite e si esprime un desiderio, questo si avveri.