A Roma è stato realizzato l'eco-murale più grande d'Europa: mangia lo smog come un bosco di 30 alberi
A Roma, un murales restituirà ai cittadini aria più pulita da respirare. Non è certo la soluzione decisiva, ma soltanto l'ennesima chiamata d'urgenza che non accetta più rimandi. L'opera funziona grazie a una vernice speciale, prodotta dall'azienda italiana Airlite, che "mangia l'inquinamento". Secondo alcune stime, è efficace quanto un piccolo bosco di 30 alberi: non male per un singolo murales!
Il murale si trova a Roma, in Via del Porto Fluviale nel quartiere Ostiense, ed è il più grande murale eco-sostenibile d'Europa. È stato realizzato con vernice Airlite, prodotto di eccellenza di un'azienda italiana. Si tratta di una vernice in polvere che, diluita con acqua arricchita con ossido di titanio, trasforma la maggior parte degli agenti inquinanti – ossidi di azoto e zolfo, monossido di carbonio, benzene e formaldeide – in sali inerti.
L'azienda produttrice afferma che Airlite è in grado di ripulire l'aria circostante alle pareti pitturate dall'88,8% degli inquinanti normalmente presenti: è come fare una passeggiata in un bosco pur stando dentro casa o in pieno centro città.
Il progetto è stato portato avanti dall'associazione Yourban2030 e realizzato dall'artista milanese Iena Cruz, entrambi molto vicini alle problematiche ambientali dell'Italia e del resto del mondo. Il nome dell'opera non poteva essere che Hunting Pollution, ovvero "a caccia di inquinamento", per ricordare lo scopo principe del murale.
Questo murale mette tutti d'accordo, anche chi fino a oggi ha ritenuto questo tipo di opere solo "scarabocchi sui muri": le nostre città hanno bisogno di questi murali, affinché le liberino dallo smog ci restituiscano ambienti sani.