Un gruppo di studentesse ha testato l'effetto delle onde Wi-fi: il risultato ambiguo ha attirato l'attenzione di un esperto

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di Claudia Melucci

03 Novembre 2018

Un gruppo di studentesse ha testato l'effetto delle onde Wi-fi: il risultato ambiguo ha attirato l'attenzione di un esperto

Un gruppo di giovani studentesse proveniente dall'Inghilterra, dall'Olanda e dalla Svezia, ha voluto indagare l'effetto delle radiazioni Wi-fi sulle cellule viventi: "Pensiamo che tutti noi abbiamo sperimentato la difficoltà di concentrazione, se dormiamo la notte con il cellulare vicino la nostra testa; alcune volte anche una certa difficoltà nel dormire". L'esperimento che hanno condotto ha dato risultati impressionanti che hanno destato l'attenzione di un ricercatore intenzionato ad approfondire la questione. 

YourNewsWire.com

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Per indagare l'influenza delle onde Wi-fi sulle cellule viventi, il gruppo di studentesse ha usato un gruppo di semini. Le ragazze hanno disposto in due contenitori identici 200 semini, su un substrato di cotone bagnato. I contenitori sono stati posti in due stanze alla stessa temperatura, irrorati con le stesse quantità d'acqua ed esposti al sole nelle stesse ore del giorno e per una stessa durata. L'unica differenza era che in una stanza, il contenitore si trovava tra due router Wi-fi, di quelli che abbiamo in casa per garantire la connessione senza fili ai nostri dispositivi.

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Trascorsi 12 giorni, le ricercatrici hanno verificato lo stato di crescita dei semi: se nella stanza senza router i semi avevano germogliato, quelli nella seconda stanza non avevano dato segni di vita. Il processo di germogliazione si era fermato poco dopo l'inizio dell'esperimento. Un risultato che ha lasciato di stucco le studentesse: "È così terrificante che ci sia un tale effetto;, siamo rimaste scioccate dall'esperimento. Nessuna di noi dorme più con il cellulare vicino la notte, o lo spegniamo o lo lasciamo in un'altra stanza. Anche il PC lo spegniamo sempre", ha detto Lea Nielsen, una delle ricercatrici. 

Kim Horsevad

Kim Horsevad

L'esperimento delle giovani ha avuto molta risonanza sui media, al punto da sollevare l'attenzione di un ricercatore, Olle Johansson, professore al Karolina Insitute di Stoccolma.

Anche altri esperti si sono pronunciati riguardo all'indagine, concordando che si tratta di un esperimento rudimentale, che non tiene conto di molti fattori che possano aver influito sulla germogliazione. Ci sono troppi pochi dati per concludere che la radiazione Wi-fi possa avere delle influenze negative sulle cellule, anche perché secondo gli standard di sicurezza più aggiornati, non ci sono pericoli per la salute se l'esposizione alle radiazioni non supera la soglia limite.

Insomma, rimane molto da capire su quanto ci sia di attendibile in questo studio, anche se l'evidente risultato costringe a non rimanere indifferenti.