Se acquisti libri ma non riesci mai a leggerli, c'è una parola fatta apposta per te
In fatto di libri, ognuno ha un approccio personale: c'è chi li legge molto lentamente, scorrendo parola per parola, chi invece punta a comprenderne un senso più generale. Ancora, c'è chi una volta finiti di leggere dà via tutti i libri, chi invece ha il malessere solo a pensarci.
C'è un altro comportamento che accomuna e divide chi ama leggere: c'è chi compra un libro solo dopo aver finito quello precedente, chi invece ne acquista uno ogni volta che va in libreria, per poi lasciarlo impilato tra gli altri che non è riuscito a leggere.
Non sono affatto rare le persone che acquistano libri anche se non li leggeranno a breve o che non li leggeranno affatto. Queste persone hanno pile di libri mai aperti ma che, secondo loro, è comunque valsa la pena di comprare.
C'è una parola adatta a loro, che arriva dal Giappone, ed è tsundoku. Indica proprio la tendenza ad accumulare libri che, per mancanza di tempo o per altri motivi, non si riuscirà a leggere. Questo termine è adatto a tutti coloro che, entrando in libreria, non possono fare a meno di uscire con un nuovo acquisto.
La parola tsundoku è la fusione del termine "doku", che in giapponese è legato all'azione del leggere, e "tsumu" ovvero "impilare". La prima volta che la parola è comparsa su un testo è stato nel 1879 a proposito di un insegnante che aveva in casa tanti libri acquistati e mai letti.
Può essere considerato deplorevole un comportamento simile? Stando alle parole dell'autore americano A. Edward Newton, rinomato per essere un avido collezionista di libri, no:
"Anche quando la lettura non è possibile, la sola presenza dei libri produce un'estasi tale che l'acquisto di un numero di libri superiore a quello che uno può leggere è nient'altro che l'anima che raggiunge l'infinito. Adoriamo i libri non letti, la loro semplice presenza trasmette conforto, la sicurezza di un accesso immediato."
Capita anche a voi di acquistare libri e di non leggerli?
